Autostrada bloccata per la neve, gli atti al tribunale di Roma

 Non sarà il tribunale dell’Aquila a occuparsi della vicenda giudiziaria relativa agli automobilisti rimasti, due anni fa, bloccati per ore in autostrada da una bufera di neve. Il gup ha, infatti, disposto il trasferimento degli atti a Roma. I fatti in questione risalgono al 3 febbraio del 2011, quando un’abbondante nevicata (aggravata dalla caduta di due slavine) trasformò l’autostrada A-24 e A-25 in un inferno con macchine, pullman e persino spazzaneve bloccati nella tormenta. Un’odissea per centinaia di persone, «liberate» solo 12 ore dopo. Una vicenda finita poi – in seguito alle comunicazione delle prefetture dell’Aquila e di Rieti, alle denunce degli automobilisti e al rapporto della polizia stradale – all’attenzione della Procura dell’Aquila che aveva iscritto nel registro degli indagati Igino Lai, direttore d’esercizio della società Strada dei parchi, che gestisce le tratte autostradali abruzzesi. Attentato alla sicurezza e interruzione di pubblico servizio (l’autostrada fu riaperta al transito solo 48 ore dopo) i reati contestati a Lai. Lo scorso novembre il pm David Mancini, avvalendosi anche dei risultati dell’inchiesta dell’ispettorato di vigilanza delle concessioni autostradali dell’Anas, aveva chiesto il rinvio a giudizio per l’indagato. Ma ieri il giudice per l’udienza preliminare, Marco Billi, accogliendo la richiesta dell’avvocato Augusto La Morgia, legale di Lai, che ha posto la questione dell’incompetenza territoriale, ha disposto la trasmissione degli atti al tribunale di Roma. Dunque il fascicolo prenderà un’altra strada. Ad occuparsene saranno i magistrati romani che dovranno stabilire se mandare a processo Lai per non aver disposto in tempo la chiusura dell’autostrada.

 



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