IL CENTRO TURISTICO, CHIUDE CON UN UTILE RISULTATO...PERDENTE

A fine aprile, siamo in odore di bilanci.
Quello del Centro Turistico del Gran Sasso, farà la sua prima apparizione il 9 maggio. Nei nuovi locali del Consiglio Comunale, si sono ritrovati tutti i Presidenti delle aziende partecipate per il faccia a faccia col Segretario Generale Carlo Pirozzolo, riguardo gli allineamenti dei conti.
Incontriamo il Presidente Umberto Beomonte Zobel, l'ing. Angelo De Angelis e i revisori dei conti del Ctgs nel transatlantico nostrano, per avere la conferma che la situazione non è affatto cambiata. Debiti nuovi non ci sono, ma il vecchio non si conta più. Invitalia, la società dello Stato che avrebbe dovuto salvare il Centro turistico, nonostante una serie di prebende ricevute in cambio, comprese le consulenze all'ex presidente Alessandro Comola (che ancora non restituisce il libro contabile), ha fatto flop.
C'era pure l’opzione d’acquisto sulle quote azionarie, ma ad Invitalia non interessava accollarsi il morto. La stagione sciistica 2012-2013, partita tardi e male, per precise responsabilità, ha fatto registrare una perdita di 70mila euro. Il Presidente Zobel, con l'incarico in prossima scadenza, ma probabilmente già in sella ad un'altra "scatastata" che porta il nome di Accademia dell'Immagine, dice che "se arriveranno i soldi promessi da Paolo Ailelli, circa 16 milioni di euro, il gioco è fatto, perché un piano industriale già c'è ".
Inutile ricordare la mole di debiti cronicizzati negli anni, le vertenze dei vari Pignatelli e Cordeschi, i continui decreti ingiuntivi, oltre 1 milione e 600 mila euro di debiti con i fornitori, i mutui con le banche, gli stipendi ai 35 dipendenti che fanno oltre 1 milione di euro l'anno, e tutto questo per soli 700mila euro di ricavi.
Si parla pure di riorganizzazione e alleggerimento della pianta organica, visto che sono già otto i lavoratori stagionali transitati in altre aziende del Comune, ma questo poco può per sanare il bubbone. Tra i fallimenti provati, che si potevano evitare, nonostante le chiacchiere nei convegni e le conferenze, c'è lo sviluppo del turismo estivo ed il recupero del patrimonio edilizio del Ctgs oramai al massimo ribasso.
La seggiovia delle Fontari, con forti dubbi per la sicurezza, dovrebbe essere sostituita come pure dovrebbe essere realizzato il collegamento con Montecristo alla nuova seggiovia dalla Scindarella fino a Vallefredda...Sentiamo le interviste....

- da L'Editoriale -


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