Sviluppo del Gran Sasso: Albergatori riuniti in un’associazione

Giorgio Alessandri E' una nuova visione della montagna, considerata come trait d'union tra i territori, quella che ha animato lo spirito dei soci fondatori dell'associazione «Gran Sasso 360», che riunisce albergatori ed imprenditori dei due versanti del massiccio appenninico. «Mai come in questo momento di difficoltà c'è bisogno di una visione a tutto tondo (come evidenziato dal nome) per il processo di sviluppo del Gran Sasso - spiega Gianluca Museo, presidente dell'associazione - Abbiamo avviato un coordinamento con le altre realtà imprenditoriali dei comprensori che circondano il massiccio per sostenere con efficacia le proposte e le esigenze degli operatori e del territorio in genere». L'ineludibile condicio sine qua non per lo sviluppo del Gran Sasso è rappresentata dalla privatizzazione de Centro turistico «L'associazione si confonterà con Comune e vertici dell'azienda - ha aggiunto l'avvocato Museo, apppassionato di montagna che ha contribuito alla nascita della scuola sci Alto Sangro di Roccaraso - La privatizzazione è un elemento imprescindibile per una visione complessiva di rilancio e sviluppo della montagna. Inconteremo il neo presidente del Ctgs Miconi per confrontarci e capire quali sono le prospettive e le possibilità che questo percorso venga concluso nel più breve tempo possibile». Tutto ruota attorno al bando che l'Amministrazione comunale dovrebbe pubblicare per il passaggio ai privati di impianti e funivia; Sindaco e vertici del Ctgs, nel corso della presentazione della stagione invernale, hanno mostrato la pressochè totale volontà di tagliare questo traguardo. Non resta che attendere. Gli operatori attualmente associati sono: Hotel Campo Imperatore, hotel Fiordigigli. Hotel la Villetta, Hotel Nido dell'Aquila, Hotel Giampy, Hotel San Colombo, Go-Freeride.



Condividi

    



Commenta L'Articolo