Wojtyla sul Gran Sasso già nel 1962

 L’amore di Karol Wojtyla per il Gran Sasso è noto. Da quando nel 1978 fu eletto al soglio di Pietro le sue visite private nel luoghi più belli della montagna più alta dell’Appennino si sono contate a decine. C’è stato per sciare sulle piste di Campo Imperatore (ci sono foto e testimonianze che ne raccontano molti dettagli) o per passeggiare e sostare davanti «all’infinita bellezza del creato». Inoltre due visite ufficiali ebbero come meta il Gran Sasso: quella del 30 agosto del 1980 quando si recò nel cantiere del Traforo e quella del 20 giugno 1993 per inaugurare la chiesetta della Madonna della Neve restaurata dagli alpini. Oggi però grazie allo sterminato contenitore di Internet spunta una immagine in bianco e nero che ritrae l’allora vescovo ausiliare di Cracovia a Fonte Cerreto davanti a quella che all’epoca era una trattoria e bar-tabacchi. La foto è stata scovata su Internet da Franca Corriere, figlia di Pasquale Corriere presidente dell’associazione San Pietro della Ienca e promotore delle iniziative che hanno portato in pochi anni a trasformare una piccola chiesa montana in un santuario dedicato proprio a Giovanni Paolo II che spesso aveva sostato a fianco a quel piccolo edificio sacro. La foto è sul sito internet http://www.jp2love.com «Nella didascalia», dice Franca Corriere, «si legge che la foto è stata scattata a Roma-Termini, ma è un’informazione errata da come si può vedere confrontando le immagini. Ho già scritto ai gestori facendo presente che si tratta di Fonte Cerreto all’Aquila». Ma come c’era finito il vescovo ausiliare di Cracovia sul Gran Sasso? Sul sito dell’enciclopedia Treccani è scritto a proposito della vita di Giovanni Paolo II: «Nel dicembre del 1956 Wojtyla si trasferisce a Lublino per insegnare teologia morale nell’Università Cattolica, rimasta l’ultimo luogo di insegnamento cattolico nei Paesi che gravitano intorno all’Unione Sovietica. Nel 1958 è nominato vescovo ausiliare di Cracovia da Pio XII. Nell’ottobre del 1962 si trasferisce a Roma come portavoce dell’episcopato polacco in seno al concilio Vaticano II (11 ottobre 1962-8 dicembre 1965) ed è nominato membro della commissione di studio per i problemi della popolazione, della famiglia e della natalità, e di quella incaricata di redigere il testo della costituzione Gaudium et spes». Quindi, nell’autunno del 1962, Karol Wojtyla era certamente a Roma e in un momento libero decise di fare una capatina sul Gran Sasso. Da Papa si ricordò di quei monti che assomigliavano tanto ai “suoi” monti Tatra, in Polonia


- da Il Centro -


Guarda il video: Giovanni Paolo II ad Assergi 1980

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