Nel Parco Gran Sasso-Laga costituita una task-force per contrastare l’uso illegale di veleni

ASSERGI - Attraverso il progetto Life + “Antidoto”, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga s’intensifica la lotta contro l’uso illegale di veleni. Oggi, a condividere l’impegno dell’Ente in tal senso, sono scesi in campo, sulla base di specifici protocolli d’intesa, il Corpo Forestale dello Stato e l’Istituto Zooprofilattico delle Regioni Lazio e Toscana (IZSLT) - Centro di Referenza Nazionale per la Medicina forense e veterinaria. Grazie a tali accordi, il territorio del Parco sarà costantemente perlustrato da due nuclei cinofili antiveleno, rispettivamente composti da cani addestrati a individuare bocconi e carcasse avvelenati e da agenti del Corpo Forestale dello Stato specializzati nell’investigazione su reati contro l’ambiente. Con l’Istituto Zooprofilattico delle Regioni Lazio e Toscana è stata elaborata una “Strategia nazionale contro l’uso del veleno”, che rappresenta in Italia il primo strumento di conoscenza e contrasto all’uso illegale di veleni. L’IZSLT garantirà inoltre indagini diagnostiche particolarmente avanzate, mentre l’Istituto Zooprofilattico “G.Caporale” di Teramo costituirà l’avamposto sul territorio per le analisi dei campioni e degli animali avvelenati. Si è così costituita nel Parco una vera e propria task-force, capace di affrontare con strumenti adeguati la missione di eliminare e scoraggiare l’uso di bocconi avvelenati contro la fauna selvatica e domestica, consentendo di individuare e punire coloro che si macchiano di azioni odiose quanto nefaste e gravemente lesive dell’ambiente e della biodiversità. Accanto alla prassi progettuale, il Life+ “Antitodo”, coordinato dal Parco Gran Sasso – Laga, prevede anche un costante confronto e scambio di esperienze, allo scopo di diffondere tra gli addetti le azioni di conservazioni più efficaci. Ciò è avvenuto di recente al “Workshop Internazionale sui Rapaci” organizzato dalla Commissione Europea ad Arcidosso (GR). Nel corso del workshop, al quale hanno preso parte Juan Perez Lorenzo, dell’Unità LIFE della Commissione Europea, e Pierluigi Fiorentino, Dirigente della Divisione Protezione della Flora e della Fauna del Ministero dell’Ambiente, il tema dell’uso illegale del veleno e del suo impatto sulle specie minacciate, per il Parco Gran Sasso – Laga, è stato affrontato dalla project manager del progetto “Antidoto”, Anna Cenerini.



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