Faglia del terremoto, tecnici Ingv a Bagno

Capire la storia della faglia che ha generato il terremoto del 6 aprile del 2009, ricostruendo gli eventi sismici di centinaia di migliaia di anni. A Bagno, frazione nei pressi dell’Aquila, un gruppo di ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) sta perforando, da alcuni giorni, un pozzo a 150 metri di profondità nel punto che ha avuto il maggior sprofondamento durante il terremoto dell’Aquila. In quella zona, secondo quanto si è appreso, c’è un bacino sedimentario dalla cui perforazione si potrà capire quale è stata la storia dei terremoti. «Si tratta di un sondaggio a carotaggio continuo», spiega Massimiliano Porreca, uno degli esperti che stanno conducendo la ricerca sul campo. «Questo approfondimento ci permetterà di ricostruire ad alta definizione la struttura dei sedimenti». Il progetto in questione rientra nell’ambito del Piano Firb Abruzzo, (Fondo incentivazione ricerca di base) e vede impegnati sedici ricercatori. Due di questi, insieme a una squadra di trivellazione, stanno curando il sondaggio nella frazione di Bagno, mentre gli altri lavoreranno sulle «carote» per trarne ogni elemento utile a capire le faglie attive inq questo territorio. I prelievi, infatti, verranno affidati agli approfondimenti di una équipe di paleontologi, stratigrafi, paleomagnetisti, palinologi (esperti in pollini fossili) e geotecnici, i quali studieranno nel dettaglio i singoli campioni allo scopo di stabilirne le proprietà geotecniche e facilitare la pianificazione territoriale. «Siamo arrivati a 100 metri, e stiamo già lavorando ai primi sei metri di sedimenti, da 5000 a 10000 anni fa», spiega Porreca. «Se troveremo sedimenti abbastanza antichi, potremmo arrivare a capire l’evoluzione anche a partire da un milione di anni fa». Fino ad oggi per studiare la ciclicità dei terremoti ci si basava soprattutto sulle fonti storiche, che in Italia arrivano fino a poche centinaia di anni prima di Cristo. Con un po’ di fortuna, si potrebbe riuscire a capire l’evoluzione del complesso sistema di faglie che va da Pizzoli alla frazione di San Gregorio.

- da Il Centro -



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