Approvato l’emendamento a favore dei comuni aquilani del cratere sismico

La senatrice Stefania Pezzopane ha comunicato in mattinata che il Senato ha approvato l’emendamento a favore dei comuni aquilani del cratere sismico. Singolare l’astensione del Movimento 5 Stelle.

Buone notizie da palazzo Madama. L'Assemblea ha approvato l'emendamento che deroga al patto di stabilità per i territori colpiti dal sisma in Abruzzo, la modifica che proroga il contratto dei lavoratori precari impegnati nella ricostruzione sino al 31 dicembre 2013. Approvate inoltre nuove regole che riguardano la gestione del progetto CASE e MAP e la autocertificazione degli Stati di avanzamento dei lavori. Unico emendamento accantonato, non ancora votato, quello che riguarda il miliardo e 200milioni per la ricostruzione. L'emendamento è stato accantonato per permettere alla Commissione bilancio, dopo il nulla osta della Ragioneria, di esprimersi sull’ipotesi di un meccanismo di anticipazione che permetterebbe di avere a disposizione altri 150 milioni per il 2013.
Un ottimo risultato, in particolare per i piccoli comuni: si potranno investire in opere pubbliche, infatti, 30 milioni di euro senza i vincoli imposti dal patto. Un voto che ha scatenato molte polemiche: il Movimento 5 Stelle si è astenuto e il sindaco Cialente non ha mancato di accusare apertamente la “cittadina” aquilana Enza Blundo.  “Al fine di assicurare la continuità delle attività di ricostruzione e di recupero del tessuto urbano e sociale della città de L'Aquila e dei comuni del cratere”, si legge nel testo di modifica, “il comune de L'Aquila è autorizzato alla proroga e/o al rinnovo del contratto di lavoro del personale a tempo determinato, anche con profilo dirigenziale, assunto sulla base della normativa emergenziale con termine finale definito entro e non oltre il 31 dicembre 2013. È altresì autorizzata la proroga e/o il rinnovo fino al 31 dicembre 2013 del contratto di lavoro del personale a tempo determinato, anche con profilo dirigenziale, assunto dalla provincia de L'Aquila sulla base della normativa emergenziale ed in servizio presso l'ente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge nel limite di spesa di euro 580.000. Ai relativi oneri si provvede nel limite massimo delle risorse previste nel bilancio del suddetto ente”. Anche qui, inspiegabile il comportamento dei senatori a 5 Stelle che hanno votato contro l’emendamento.
Sono state approvate le nuove regole per l’assistenza alla popolazione, le risorse per i fitti delle sedi di Comune e Provincia, e le autocertificazione con i SAL.
In particolare, l’emendamento 7.16 prevede che "al fine di adeguare le norme fissate per l'assistenza alla popolazione ai nuovi scenari maturati a quattro anni dal sisma, ed al fine di contenerne le spese relative, il Sindaco dell'Aquila è autorizzato a disporre degli alloggi del Progetto CASE e dei MAP del Comune dell'Aquila per assegnazione: a nuove coppie formate dopo il sisma o nuovi nuclei monoparentali, di cui almeno un componente con casa inagibile; a nuclei già disaggregati e non, che vivevano nello stesso alloggio pur non facendo parte dello stesso nucleo familiare, o ai soggetti con contratti lavorativi di assistenza domiciliare il cui contratto di lavoro è cessato per morte dell'assistito, e comunque sino alla formalizzazione di un nuovo contratto di lavoro; a coloro che non hanno diritto ad alloggio in CASE o MAP in quanto il proprietario della casa di origine non ha presentato il progetto di ristrutturazione o a coloro ai quali, all'esito della ristrutturazione, non è stato riconcesso l'appartamento, il cui ISEE sia inferiore a 8000 euro; a coloro che hanno l'alloggio classificato B - C in aggregato E, unitamente agli alloggi ATER classificati B - C e classificati A qualora ricompresi in edifici classificati B e C; ai residenti e dimoranti in altri comuni nell'ambito della provincia dell'Aquila, con casa inagibile, quindi assistiti dai comuni di provenienza, i quali per motivi sanitari e di lavoro, chiedono l'assegnazione di un alloggio nell'ambito del Comune di L'Aquila. Il Sindaco può inoltre disporre l'assegnazione di alloggi meno ambiti o comunque in eccesso rispetto all'ordinario fabbisogno in alcune località anche a nuclei familiari con gravi difficoltà sociali, opportunamente documentate, o ad associazioni con finalità sociali e di volontariato".
L’emendamento 7.30, sullo Stato di Avanzamento dei lavori, prescrive che “i pagamenti dei SAL degli edifici della ricostruzione privata successivi al primo, vengano effettuati solo a fronte di autocertificazione, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, rilasciata dal presidente del Consorzio o Amministratore di condominio o proprietario beneficiario nel caso in cui l'unità immobiliare non sia ricompresa in un Consorzio o in un condominio e dal direttore dei lavori, con cui si attesti l'avvenuto pagamento di tutte le fatture degli appaltatori fornitori e subappaltatori relative ai lavori effettuati sia nel precedente SAL che di quello oggetto del pagamento. L'autocertificazione non si applica alla rata finale del pagamento”.
Approvati anche gli emendamenti all'articolo 8, che garantiscono la prosecuzione delle attività di rimozione delle macerie, e l’ordine del giorno presentato dalla senatrice Stefania Pezzopane in cui si chiede al Governo di ''adottare entro brevi termini e, comunque, nei termini della Legge di stabilita' 2014, apposite misure finalizzate a consentire lo stanziamento integrale delle risorse finanziarie necessarie al completamento della ricostruzione''.
L’unico emendamento accantonato, vale a dire non ancora votato e approvato in attesa di un parere della Commissione bilancio, è il più importante: si tratta del rifinanziamento della ricostruzione privata, che autorizza la spesa di "197,2 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2014 al 2019 al fine della concessione di contributi a privati, per la ricostruzione o riparazione di immobili, prioritariamente adibiti ad abitazione principale, danneggiati ovvero per l'acquisto di nuove abitazioni, sostitutive dell'abitazione principale distrutta. Le risorse di cui al precedente periodo sono assegnate ai comuni interessati con delibera del CIPE che può autorizzare gli enti locali all'attribuzione dei contributi in relazione alle effettive esigenze di ricostruzione, previa presentazione del monitoraggio sullo stato di utilizzo delle risorse allo scopo finalizzate, ferma restando l'erogazione dei contributi nei limiti degli stanziamenti annuali iscritti in bilancio".
La senatrice Pezzopane ha spiegato che l’emendamento non corre rischi. E’ stato accantonato per permettere alla Commissione bilancio, dopo il nulla osta della Ragioneria, di esprimersi sull’ipotesi di un meccanismo di anticipazione che permetterebbe di avere a disposizione altri 150 milioni per il 2013. Si attende un parere nel pomeriggio. Sarebbe un altro ottimo risultato. Altrimenti, l'emendamento verrà approvato come presentato in aula.

 



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