La Prevenzione Antismica

- di Sante Acitelli - Ascoltavo il TG quando ho sentito Franco Gabrielli (capo della Protezione Civile) dire che, anche con una scossa di magnitudo 5.2, i danni sono stato pochissimi in virtù della prevenzione sismica messa in atto in Lunigiana così come l’ho sentito dire che i danni sono stati limitati in quanto l’epicentro era a soli 5 km di profondità …….. (mentre invece ho sempre sentito dire che più è profondo meno si avverte…..).

Le stesse parole le ho sentire dire dal sottosegretario D’Angelis: Firenze, 22 giu. – (Adnkronos) – ”I pochi danni subiti in Garfagnana e Lunigiana con la forte scossa di terremoto di magnitudo 5.2 sono una lezione all’Italia: quando si ricostruiscono paesi crollati rispettando le regole antisismiche con rigorosi controlli, cosa accaduta in queste zone dopo il sisma del 1995, i rischi diminuiscono radicalmente e non si piangono morti e feriti”. Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis, al termine del sopralluogo di oggi a Fivizzano (Massa Carrara).

Dato che, ormai e purtroppo, tutte le informazioni relative ai terremoti fanno parte della mia quotidianità sono andato un po’ più a fondo e, dal corsivo precedente, è evidente la inesattezza di quanto riportato; mi spiego: stanno facendo passare come zone virtuose quei territori che, colpiti dal terremoto, hanno ricostruito rispettando le normative antisismiche!!!!!!!!!! E grazie al “cavolo”…… e vorrei pure vedere che, una volta che c’è stato un forte terremoto non si ricostruisca con normative antisismiche!!!!!!! Ma perché se oggi si ricostruisse a L’Aquila e/o in Emilia non si ricostruirebbe in modo antisismico??? Ma che razza di informazioni fanno veicolare? A L’Aquila, come credo e spero anche in Emilia, le costruzioni costruite dopo in ’75 cioè da quando fu emanata la legge antisismica dopo il terremoto del Friuli hanno retto alla “botta”, sono crollate quelle vecchie o antiche o quelle costruite da …”squali”.

Non si rabbonisce così l’opinione pubblica, non si fanno passare per virtuosi paesi che erano stati distrutti, non ci si fa “belli” per il semplice rispetto delle normative dopo una tragedia, non si danno lezioni all’Italia (come dice il sottosegretario) a quegli italiani che vivevano in case antiche di secoli anche perché cercando altri commenti delle istituzioni pubbliche si legge: Sindaco Fivizzano: “Gente esasperata” - “La gente è esasperata. Temo per l’ordine pubblico, ho chiesto rinforzi alla prefettura. Sindaco Casola in lacrime: “Ci sentiamo abbandonati” - ”Siamo tesi come corde di violino. Io sono uomo che crede nelle istituzioni, ma ci sentiamo abbandonati. Abbiamo bisogno di certezze ed impegni da parte dello Stato ma finora non ce li danno. La situazione è drammatica, la gente ha paura ed è disperata e non regge più la pressione.”

cifone

 



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