POSITIVO L’ESITO DELL’INCONTRO DEI CTA DEI PARCHI

Assergi 08/07/2013 – E’ stato avviato ad Assergi un importante processo di condivisione delle strategie antiveleno adottate dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nell’ambito del progetto Life “Antidoto”. Il progetto, come è noto, si è rivelato di eccezionale efficacia ed utilità civica, avendo consentito l’impiego innovativo ed efficace di due Nuclei Cinofili Antiveleno, gestiti in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato.

Negli incontri che si sono succeduti nello scorso fine settimana con i rappresentanti dei Coordinamenti Territoriali per l’Ambiente dei parchi italiani, attraverso la disamina degli oltre 100 interventi ispettivi effettuati nell’arco di un triennio dai Nuclei Cinofili Antiveleno, è emerso un quadro positivo delle opportunità che tali unità possono aprire nella lotta alla scellerata pratica dell’uso del veleno contro la fauna selvatica e domestica.

In particolare è stata ribadita la necessità di migliorare il coordinamento fra i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nella problematica e l’urgenza di istituire tavoli di coordinamento, guidati dalle Prefetture, per la definizione della procedura per la richiesta di un pronto intervento dei NCA tramite il 1515. Su questo punto, un’eccellenza è rappresentata in questo momento dalla Prefettura dell’Aquila, che ha applicato la normativa diramando apposita  procedura a tutti i Comuni interessati.

Ciro Lungo, dell’Ispettorato Generale del Corpo Forestale dello Stato, ha sottolineato la rilevanza nazionale dell’incontro di Assergi, ringraziando l’Ente Parco per averlo promosso, «affinché i risultati discussi e interpretati entrino nel bagaglio culturale di tutti i CTA, onde avviare una rete per meglio conoscere il problema ed individuare un approccio scientifico e metodologico che possa portare alla creazione di altri nuclei cinofili sul territorio nazionale».

Il Direttore dell’Ente, Marcello Maranella, ha rimarcato «il valore ed il livello della collaborazione tra Parco e Corpo Forestale dello Stato ed i risultati tangibili che negli anni ha prodotto, oltre a quella più recentemente avviata con il Ministero della Salute e l’ISZP di Lazio e Toscana, relazioni che possono essere fuoriere di successivi ed importanti sviluppi nella conservazione della biodiversità».

Il Capo del CTA/CFS del Parco, Carlo Console, nell’aprire i lavori, ha sintetizzato per gli ospiti i valori naturali e culturali del Parco, lodando la dedizione e la qualificata azione dei conduttori dei cani antiveleno che si sono formati in Andalusia, regione partner del progetto “Antidoto”.

 



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