Accademia Immagine, la politica di massa non vuole cultura, ma svago

- di Stefano Leone - Cultura è ciò che resta quando si è dimenticato tutto. Tempi di crisi e di paure diffuse, di necessaria prudenza e di rinunce forzose, ma per un’istituzione che produce Cultura, che sente l’alto richiamo del servizio pubblico alla Cultura, arretrare e chiudersi in difesa, sol perché qualcuno la vuole morta, è una soluzione semplicemente non percorribile. L’Accademia Immagine di L'Aquila deve accettare la sfida, nella convinzione che l’unica risposta possibile, per una società smarrita e una politica farneticante, sia stringersi intorno ai propri valori. E quindi deve rilanciare, scommettendo sulla curiosità e qualità del suo pubblico, trovando coraggio nelle proprie radici e cercando di trasformarsi con sempre maggior convinzione in un laboratorio pubblico di idee, creatività, emozioni, dibattito. La cultura è il miglior viatico per la vecchiaia, disse Aristotele. Evidentemente, politici che calpestano la cultura credono di essere sempre giovani. Il peggio che può capitare a un politico, parlando di cultura, è di essere compreso.

 



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