Esplode deposito fuochi, quattro i morti

Solo il corpo del giovane 22enne Alessio Di Giacomo é stato recuperato tra le vittime dello scoppio della fabbrica di fuochi di artificio 'Di Giacomo' a Villa Cipressi di Città Sant'Angelo (Pescara). Non ci sono più speranze per il padre Mauro (45) e lo zio Federico (50), insieme all'altro parente Roberto (39). Miracolosamente illesa un'anziana di 92 anni.

Secondo fonti ospedaliere, sono otto i feriti che risultano essere stati accompagnati nei nosocomi di Pescara e di Penne (Pescara) dopo le prime cure nel posto medico avanzato allestito nei pressi del luogo dell'esplosione. Due di loro sono in prognosi riservata a Pescara. I rimanenti, meno gravi, a Penne. Sia nell' ospedale pescarese sia in quello di Chieti i reparti di rianimazione sono pronti per accogliere eventuali feriti gravi.

Tra i feriti in gravi condizioni c'è anche un Vigile del Fuoco, trasferito con l'elisoccorso all'ospedale civile di Pescara. Il vigile, secondo le prime informazioni, è stato investito dalle macerie di una seconda esplosione della fabbrica. Il Vigile era con la camionetta a 20 metri dal fabbricato. Secondo una prima ricostruzione ha riportato fratture e un trauma grave all' addome.

Le forze dell'ordine hanno così ricapitolato le presenze sul luogo della tragedia. Nel corpo fabbrica c'erano i tre parenti Di Giacomo: Mauro (45), Roberto (39) e Federico (50). Nel corpo uffici, c'erano altri due appartenenti alla famiglia: Gianmarco, fratello della vittima, Alessio, e Giordano che ai soccorritori ha detto di essersi salvato perché gettatosi immediatamente nel bunker di salvataggio. Salvi quindi i due componenti della famiglia che si trovavano in ufficio, oltre alla nonna 92enne e badante, entrambe nell'abitazione a fianco.

Salvo per caso. Ora è in lacrime dinanzi alla tragedia. Adriano oggi invece di stare a fianco ai fratelli Mauro e Federico era andato in centro a Città Sant'Angelo per una visita medica. ''Non avevamo operai - dice tra i singhiozzi - era un'azienda familiare la migliore d'Abruzzo''. Adriano non riesce a capacitarsi perché: ''Era il miglior laboratorio d'Abruzzo, avevamo rifatto tutto da capo, era tutto nuovo. Belle coperture, tutte coibentate, muri da 40 centimetri''.

Sul posto un centinaio di uomini con mezzi aerei e terrestri. In alcune zone limitrofe la fabbrica di fuochi d'artificio ci sono ancora fuoco e fiamme su cui stanno lavorando i Vigili del Fuoco. A Villa Cipressi sono arrivati i vertici provinciali delle forze dell'ordine con a capo il questore di Pescara Paolo Passamonti.

Mezza collina è stata rasa al suolo dalla deflagrazione: pezzi di cemento, mattoni, tegole sparse nel raggio di almeno un chilometro, campi, sterpaglie e perfino olivi in fiamme.


 


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