San Pietro della Jenca in un libro di Monica Pelliccione

 Il legame, profondo e mistico, tra Giovanni Paolo II e l’Abruzzo. Le visite segrete nella chiesetta di San Pietro della Jenca, oggi santuario di Papa Wojtyla, alle falde del Gran Sasso. Testimonianze e racconti popolari, molti dei quali inediti, nel nuovo libro della giornalista, collaboratrice del Centro e scrittrice aquilana Monica Pelliccione: «San Pietro della Jenca. Il Santuario di Giovanni Paolo II sul Gran Sasso d’Italia». Il volume, edito da One Group, verrà presentato il 26 agosto, alle 18, al Palazzo dei Nobili, all’Aquila, nell’ambito della Perdonanza Celestiniana. All’incontro, oltre all’autrice, saranno presenti Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila; Lelio De Santis, assessore allo sviluppo dei turismi; Pasquale Corriere, presidente dell’associazione culturale San Pietro della Jenca e Francesca Pompa presidente One Group edizioni. Modera l’incontro Giustino Parisse caporedattore del quotidiano il Centro. «Papa Wojtyla, che entro l’anno verrà proclamato Santo, si è rifugiato innumerevoli volte nel piccolo Santuario in pietra viva della Jenca», dice Pelliccione. «La maggior parte delle visite sono state effettuate in forma strettamente privata: fughe improvvise dall’austerità del Vaticano, per assaporare il candore e la tranquillità dei monti abruzzesi. San Pietro della Jenca», prosegue l’autrice, «è il luogo in cui ognuno può ritrovare se stesso, dove può sottrarsi agli inutili disordini di una vita artificiale, dove può rifugiarsi dalle effimere necessità giornaliere per ricercare l’essenzialità della propria esistenza. Qui si fermava Papa Wojtyla per ascoltare la voce di Dio». Il libro raccoglie anche alcune testimonianze dirette delle visite del Santo Padre sul Gran Sasso nella chiesetta della Jenca eretta il 18 maggio 2011 a Santuario Giovanni Paolo II. Se ne contano più di un centinaio. «L’arcivescovo di Cracovia ed ex Segretario di Karol Wojtyla, il cardinale Stanislao Dziwisz», prosegue Pelliccione, «racconta che una mattina Giovanni Paolo II, recandosi a sciare sulle piste di Campo Imperatore, rimase bloccato, insieme alla sua scorta, da una grande bufera di neve, che lo costrinse a tornare indietro. Fu allora, mentre percorreva la Strada provinciale del Vasto, che Papa Wojtyla scorse da lontano la chiesetta di pietra della Jenca».

 



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