Ugl: l’Afm ha licenziato 5 dipendenti, possibili ripercussioni sul Centro Turistico Gran Sasso?

 Brutta vigilia di Ferragosto per cinque dipendenti dell’Afm(azienda farmaceutica) per cui è stata aperta una procedura di mobilità per licenziamento collettivo. Lo ha reso noto il segretario regionale Ugl, Piero Peretti, esprimendo preoccupazione per il futuro di questi lavoratori che hanno maturato una certa anzianità, anche superiore ai vent’anni. Un procedimento che, come indicato dalla stessa comunicazione inoltrata lunedì alle Rsu, è diretta conseguenza della cessazione del servizio cimiteriale e dei servizi sperimentali collegati. Alla fine del 2012, ai servizi erano addette sette unità, cinque con qualifica di operaio e due amministrativi. Nel corso di quest’anno sono state registrate le dimissioni volontarie di due operai, lasciando l’organico a cinque. La preoccupazione espressa, da parte del sindacato, è quella di una progressiva riduzione del personale in tutte le ex municipalizzate. Circostanza comunque smentita dal sindaco Massimo Cialente, chiamato in causa proprio da Peretti durante la conferenza stampa. «In questi anni», ha detto il rappresentante Ugl, «il primo cittadino si è sempre fatto garante della salvaguardia del livello occupazionale delle ex municipalizzate. E invece, ora si apre la procedura per il licenziamento di cinque dipendenti dell’ Afm. Le ipotesi sono due: o il sindaco è un bugiardo o non è stato messo a conoscenza delle intenzioni dell’Afm. E questo rappresenta un fatto ancora più grave». Una situazione che potrebbe avere ripercussioni sulle altre aziende. «Penso al Centro turistico del Gran Sasso», avverte Peretti, «i dipendenti potrebbero correre dei pericoli se il sindaco garantisse solo a parole il loro posto di lavoro». Immancabile la replica di Cialente sulla sua bacheca Facebook. «Voglio specificare», argomenta il primo cittadino, «che i 5 dipendenti sono stati posti in mobilità solo per motivi normativi, dopo di che, come l'Ugl e gli altri sindacati sanno bene, con la mia amministrazione, sebbene avessi trovato ben 476 dipendenti nelle aziende, nessuno è stato mai licenziato e mai lo sarà». Garanzie sul futuro occupazionale sono state comunque fornite dal presidente dell’Afm, Giorgio Masciocchi. «L’avvio della procedura», ha scritto in una nota, «rappresenta un passaggio necessario per garantire una loro ricollocazione a seguito della scadenza dell’affidamento all’azienda della gestione dei servizi cimiteriali. Argomento sul quale l’azienda ha sempre lavorato di concerto con l’Amministrazione per dare una soluzione definitiva nel rispetto dei livelli occupazionali, compatibilmente alle risorse economiche disponibili». Peretti non ha risparmiato un affondo allo stesso Masciocchi in relazione alle modalità della comunicazione della mobilità: «Il procedimento è stato comunicato alle Rsu interne il 13 agosto, alle 20», ha detto. «La raccomandata potrebbe arrivare al massimo il 16 di agosto. In pieno Ferragosto. E’ quanto meno irrituale».

 



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