Studi ornitologici e inanellamento degli uccelli a Campo Imperatore

E’ iniziato il 23 agosto e si terrà fino al 3 settembre, l’ottavo campo di studi ornitologici e inanellamento degli uccelli in alta quota a Campo Imperatore. L’iniziativa è promossa dalla Forestale (Ufficio territoriale per la biodiversità) in collaborazione con l’Ente parco e il Giardino botanico alpino di Campo Imperatore-Università dell’Aquila, per promuovere la conoscenza e la conservazione della biodiversità ornitologica negli ecosistemi d’altitudine. Anche questa edizione vedrà impegnati numerosi ornitologi, inanellatori e ricercatori provenienti da tutta Italia, per approfondire le tematiche legate all’ecologia e alla biologia dell’avifauna d’alta quota, in un’area particolarmente favorevole dal punto di vista logistico, quale avamposto strategico per la ricerca scientifica e il controllo di ambienti rari e vulnerabili. L’inanellamento a scopo scientifico quale tecnica nata essenzialmente per studiare la migrazione degli uccelli, negli anni si è evoluta e viene utilizzata dai ricercatori di tutto il mondo per lo studio dell’ecologia e la biologia delle popolazioni di uccelli. L’attività viene coordinata in Italia dal Centro nazionale di Inanellamento (Ispra), che regola le linee guida per operare sul campo e gestisce i dati raccolti nella rete nazionale. Il campo ornitologico avrà luogo a quota 2200 metri, dove dal 2003 è attiva una Stazione ornitologica per lo studio dell’avifauna d’alta quota «che», sottolinea Maurizio Sista, responsabile dell’Ufficio territoriale per la biodiversità del Corpo forestale dello Stato, «è l’unica in Italia a svolgere un’attività di ricerca sull’avifauna d’alta quota nell’intero arco dell’anno ed è in grado quindi di monitorare costantemente i delicati ecosistemi montani, particolarmente a rischio nell’Appennino».



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