Migliaia di persone rapite dalla musica della Mannoia amica dell’Aquila Oggi il corteo della Bolla

Fiorella Mannoia di nuovo all’Aquila. E ieri sera è tornata a suonare proprio a Piazza Duomo. «La prima volta che ho suonato all’Aquila», ha ricordato la cantante appena scesa dalla macchina, «è stato proprio in questa piazza. Era prima del terremoto. Oggi la trovo profondamente cambiata e la cosa fa una certa impressione». Accompagnata dalla senatrice Stefania Pezzopane, Fiorella Mannoia ha incontrato i fan a Piazza Duomo. «A dire il vero, mi aspettavo di trovare una maggiore ricostruzione», ha detto. «Qui ci sono ancora tanti puntelli, la ricostruzione vera ancora non sembra arrivata. Credo che si debba continuare a tenere accese le luci sull’Aquila e sulle sue problematiche. Da parte mia continuerò a fare quel che credo utile, anche con i miei concerti. Credo sia necessario che si continui a parlare dell’Aquila a livello nazionale, perché se si spengono i riflettori su questa città è finita. E anche un concerto può servire». Il maltempo aveva spaventato gli organizzatori che non avrebbero potuto spostare in caso di pioggia il concerto all’auditorium della Scuola della Finanza, in quanto inagibile. E invece Fiorella Mannoia ha potuto esibirsi regolarmente in piazza davanti ai sui tanti fan. E ieri sera sono stati riproposti tutti i successi, vecchie nuovi, che hanno caratterizzato la lunga carriera della 59enne cantautrice. Di fronte a lei tantissima gente incurante della serata più autunnale che estiva non propriamente adatta per un concerto. La Mannoia, del resto, è un’amica della nostra città. Gli aquilani non dimenticano che nel 2009 ha partecipato in veste di madrina, insieme ad altre cantanti molto note, ad «Amiche per l’Abruzzo», concerto di beneficenza che si tenne allo stadio di San Siro, a Milano, per raccogliere fondi per le popolazioni terremotate. Il 28 maggio del 2010, invece, è stato pubblicato il singolo «Donna d’Onna» cantato con altre colleghe, che precedette l’album «Amiche per l’Abruzzo». L’esibizione dell’artista romana è stata preceduta dal rock «made in L’Aquila» dei Vega’s (Cristiana Colangelo - voce&sinth, Marcello Prosperococco e Daniele Millimaggi - chitarre, Stefano Valeri - batteria e Francesco Scaricamazza - basso) che hanno portato un extended play che preannuncia l’uscita di «Sotto la pelle», il loro secondo lavoro dopo il primo album, «Popshock», uscito nel giugno del 2004.




 Oggi è il giorno del corteo della Bolla e dell’apertura della Porta Santa di Collemaggio. Il Giubileo aquilano del 28 agosto entra così nel vivo. Giorno per molti atteso un anno intero, rappresenta da sempre per gli aquilani, laici o cristiani che siano, un segnale di speranza. LE NOVITÀ. È la prima Perdonanza dell’arcivescovo Giuseppe Petrocchi. È la Perdonanza della basilica di Collemaggio chiusa da un’ordinanza del sindaco Massimo Cialente perché uno studio dell’Università dell’Aquila a quattro anni dal terremoto mette per iscritto che la basilica è a rischio di crolli in caso di scossa di una certa entità. È la Perdonanza da «sfollato» di Celestino V, il cui corpo verrà trasportato nell’urna di cristallo dalla basilica minore di San Giuseppe Artigiano in via Sassa (sua collocazione provvisoria) fino al sagrato di Collemaggio dove verrà prima celebrata la messa solenne e poi si procederà al rito di apertura della Porta Santa. Passaggio obbligato, questo, per i fedeli che intendono ottenere l’indulgenza plenaria (per il credo cattolico la remissione della colpa e della pena temporale dovuta per i peccati commessi). Passaggio che avverrà attraverso un percorso interamente transennato che parte dal prato ed entra nella Porta Santa sul lato sinistro della basilica disegnando un tragitto prestabilito messo in sicurezza con opere provvisionali di somma urgenza. In basilica non si potrà sostare. IL CORTEO. A partire dalle 16 si snoderà da Piazza Palazzo alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio il corteo storico della Bolla con un migliaio di figuranti e delegazioni straniere ospiti della municipalità aquilana. Di fronte alla Cattedrale di San Massimo il corteo religioso (con l’arcivescovo e i canonici dell’«amplissimo» capitolo metropolitano) si unirà a quello civile per arrivare intorno alle 18 sul sagrato della basilica. Sul palco allestito per l’occasione all’esterno della basilica il cardinale Domenico Calcagno, presidente dell’amministrazione del patrimonio della Santa Sede, celebra la messa solenne insieme ai vescovi della Conferenza episcopale Abruzzo-Molise. Seguirà il rito di apertura della Porta Santa che di solito avveniva prima. Davanti alla Porta Santa sarà possibile ammirare l’Infiorata allestita ormai da anni dalla parrocchia di San Paolo Apostolo in Alatri (Frosinone). Per tutta la notte sarà possibile accostarsi al sacramento della Riconciliazione con i diversi sacerdoti a disposizione dei fedeli. La Porta Santa verrà chiusa domani sera dopo la messa delle 18,30 celebrata dall’arcivescovo Petrocchi. VIABILITÀ E SERVIZI. Sarà interdetta al traffico l’area attorno alla basilica. Il Comune annuncia che «il parcheggio Lorenzo Natali è aperto e, per chi volesse lasciare l’autovettura, è possibile raggiungere a piedi Collemaggio attraverso i camminamenti pedonali dal terminal al Viale di Collemaggio. Il parcheggio, gestito da una società privata, è a pagamento e il Comune non può disporre autonomamente l’esenzione dal pagamento della sosta». Questo pomeriggio restano chiusi al pubblico gli uffici del comando di polizia municipale. Verranno distribuiti lungo il percorso dépliant informativi sulle modalità di accesso alla basilica

- da Il Centro -
 



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