"Papa Celestino V e i Paganichesi", attenzione puntata sulla chiesetta di San Pietro da Morrone

 La “sorpresa” della 719esima Perdonanza Celestiniana è giunta dal convegno “Papa Celestino V e i Paganichesi” che si è svolto a Paganica il 25 agosto. Nella sede del Centro Civico, ne hanno parlato il vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole, il vice presidente del comitato perdonanza Alfredo Moroni, l’assessore al turismo Lelio De Santis, la professoressa Stefania Di Carlo, storica che si è occupata molto dell’ordine dei celestini, Raffaele Alloggia cultore di storia locale e Don Dionisio Rodriguez parroco di Paganica. Moderatore il critico d’arte Emidio Di Carlo. «Per la prima volta nella storia della Perdonanza degli ultimi decenni» scrivono gli organizzatori dell’evento «si è preso atto che solo a Paganica esiste una chiesetta intitolata a San Pietro da Morrone benché i documenti non ne facciano esplicito riferimento e non attribuiscano al sito religioso la dovuta primaria importanza dopo la Basilica di Collemaggio». Sul piano strettamente storico si è espresso Raffaele Alloggia. «Carlo II d’Angiò» ha detto Alloggia «a seguito dell’intercessione di Celestino V, da poco Papa, fece rientrare in città i paganichesi che erano stati esiliati a causa del loro parteggiare con Nicola dell’Isola, come riferisce “La Cronica” di Buccio di Ranallo. La Chiesa sita in Paganica, già intitolata a San Pietro Apostolo, nel 1313 fu dedicata a San Pietro da Morrone. La stessa è stata oggetto di restauri ed oggi è inagibile a causa del sisma del 2009».

 
 



Condividi

    



Commenta L'Articolo