Il Festival dei Borghi più belli d’Italia per lo sviluppo del nuovo turismo in Abruzzo

Sarà la festa della Slow life, che tanti indicano come direzione strategica per lo sviluppo del nuovo turismo in Abruzzo: è il Festival dei Borghi più belli d’Italia che inizierà da domani fino a domenica. In vetrina un Abruzzo diverso quello che valorizza i suoi piccoli gioielli. La manifestazione è stata presentata ieri mattina all’Aquila alla presenza del presidente della Regione Gianni Chiodi insieme al presidente dell'Anci-Abruzzo, Antonio Centi, i sindaci dei tre Comuni che ospitano il Festival, Luciano Mucciante (Castel del Monte), Anna Di Matteo (Santo Stefano di Sessanio), Paolo Federico (Navelli), il presidente del Club dei Borghi più belli d'Italia, Fiorello Primi, amministratori di altri borghi abruzzesi come Rocca San Giovanni, Bugnara, Anversa degli Abruzzi, Introdacqua, Civitella del Tronto. Insomma, una grande festa e un’opportunità da studiare molto attentamente.
Secondo Chiodi «il modello è sicuramente da sviluppare perché rappresenta una grande opportunità per tutta la regione. Abbiamo dei borghi che sono veramente bellissimi e che quindi hanno una potenzialità enorme di sviluppare la propria economia e quella dell'intero Abruzzo. Vedo che c'è un senso di comunità che li porta a lavorare in rete e quando si lavora insieme si promuove l'intero territorio».
IL TOCCO INTERNAZIONALE

Ci saranno anche delegazioni straniere dove si sono create associazioni simili a quella de I Borghi più Belli d’Italia: Francia, Belgio, Spagna, Germania, Grecia, Romania, Giappone, Canada e per la prima volta una delegazione della Corea del Sud che aggiungeranno al Festival un tocco internazionale.
IL PROGRAMMA

Dopo l’apertura di giovedì a Navelli, venerdì sarà il giorno di Santo Stefano di Sessanio mentre sabato e domenica ci si sposterà a Castel del Monte. Il clou sabato mattina con un grande convegno sul Piano di ricostruzione al quale è atteso il ministro Trigilia. Tra i relatori sono attesi docenti ed esperti di tutta Italia tra gli altri Modena (Padova), Cifani (Cnr L’Aquila), Folli (Politecnico di Milano), Fiorani (Roma 1), Iapadre (L’Aquila), Hanazato (Mie University Giappone), Augè (Francia), oltre al direttore generale dei Beni Culturali della Regione Abruzzo Fabrizio Magani e il governatore Chiodi. Nella serata di sabato, sempre a Castel del Monte, dalle ore 21,30, uno spettacolo con Cochi Ponzoni che leggerà le poesie di Riccardo Benvenuto. Nella giornata di domenica poi, in occasione della festa per la Madonna dei Pastori, ampio spazio alla tradizione e anche un collegamento alle 10.15 con Rai1.

  

 Il presidente della Pro loco di Castel del Monte, Marco Cetra ha scritto una lettera alle istituzioni, ai presidenti di Camera e Senato e ai parlamentari abruzzesi per chiedere «al Parlamento di adottare provvedimenti legislativi a favore dei piccoli comuni ad economia turistica. Com’è noto scrive Marco Cetra «la disciplina vigente in materia di imposte locali (Imu, Tares) non favorisce i piccoli e piccolissimi Comuni che vivono di turismo, in quanto tali imposte colpiscono soprattutto le seconde case, spesso vecchi fabbricati di centri storici destinati ad andare in rovina. Oppure fabbricati di residenti che li tengono inutilizzati o affittati per brevissimi periodi dell’anno. L’applicazione dell’Imu ha già fatto crollare il mercato delle seconde case e l’introduzione della Tares gli darà il colpo di grazia. Per cui, se la situazione non dovesse cambiare, i loro proprietari finiranno per staccare le utenze ed abbandonare l’immobile, con danno irreversibile per la stentata economia di tanti piccoli e piccolissimi centri. Da quanto si apprende dalla stampa, il Parlamento si appresta a varare una nuova imposta locale, destinata a rimpiazzate l’Imu, la Tares, l’Imposta di Registro e l’Addizionale Irpef, a copertura integrale dei costi relativi al servizio di raccolta dei rifiuti e dei “costi indivisibili” dei Comuni. Presupposto della nuova imposta è il possesso di un immobile. A parere di questa Pro Loco, l’imposta andrebbe a colpire in maniera iniqua i villeggianti possessori di seconde case ubicate nelle piccole località turistiche, in quanto: a) - essendo l’imposta commisurata alla superficie immobiliare disponibile, gli stessi verrebbero a pagare la raccolta dei rifiuti per l’intero anno, mentre invece la loro produzione è limitata ad un breve periodo dell’anno; b) – verrebbero a pagare i cosiddetti costi indivisibili del Comune, relativi a servizi dei quali loro non usufruiscono, come i costi per gli organi politici e burocratici, i costi dell’anagrafe, dello stato civile, del servizio elettorale, dei servizi scolastici, cimiteriali, ecc. Il sottoscritto chiede, pertanto, che nella nuova legge sulla finanza locale siano previste particolari forme di agevolazioni per i proprietari di seconde case ubicati in piccoli centri ad economia turistica con popolazione fino a 500 o a 1000 abitanti, compensando il minore introito del Comune con corrispondenti trasferimenti erariali. L’Associazione Pro loco ringrazia in particolare i presidenti di Camera e Senato per l’attenzione che vorranno riservare alla presente richiesta».



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