Firmati gli strumenti urbanistici per Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio

Rievocazioni storiche, spettacoli e antiche botteghe tornate alla vita nelle piazzette e nei vicoli di Castel del Monte, dove ieri ha fatto tappa il Festival dei borghi più belli d’Italia. Il tutto accompagnato dalla presenza di tanti sindaci del comprensorio, di amministratori regionali e provinciali e di nutrite delegazioni straniere provenienti da Francia, Giappone, Corea del sud, Germania, Belgio, Spagna e Romania. Assente, invece, il ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, che avrebbe dovuto assistere alla firma dell’accordo di programma che dà il via libera ai piani di ricostruzione di Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio e chiudere il convegno che ha riguardato proprio il recupero dei centri danneggiati dal sisma del 2009. «Una giornata storica per Castel del Monte», ha commentato il sindaco Luciano Mucciante al momento della firma dell’accordo con la Provincia, rappresentata dalla vice presidente Antonella Di Nino, e con l’ Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere. Una cerimonia breve, che ha visto la partecipazione anche del presidente della Regione Gianni Chiodi, dell’assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio e dell’assessore provinciale Guido Liris. «La sottoscrizione del piano di ricostruzione» ha detto Chiodi ricordando, non senza qualche vena polemica, le difficoltà incontrate nel periodo in cui era commissario, «è un fatto importantissimo, un tassello fondamentale per la programmazione, da parte dello Stato, della risorse necessarie per la rinascita del cratere». A snocciolare cifre e dati è stato il capo dell’Ufficio speciale Paolo Esposito. A cominciare dalle somme destinate ai i due piani di ricostruzione: 50 milioni di euro per Santo Stefano e 46 per Castel del Monte. Somme destinate per l’80% alla ricostruzione privata. Cinque gli anni indicati per il completamento dei lavori, ma su questo nessuno si è spinto a rilasciare commenti considerato che altri piani di ricostruzione già “licenziati” sono fermi in attesa dei fondi che non arrivano. Esposito è tornato poi a parlare della struttura che dirige e del suo cronoprogramma, prevedendo entro dicembre la chiusura di 30 “pratiche”. «Questa firma» hanno aggiunto Mucciante e il vice sindaco di Santo Stefano, Anna Di Matteo «servirà a restituire fiducia ai nostri concittadini e a coloro che hanno investito in questi nostri borghi». Parole che hanno riportato al centro dell’attenzione il Festival, «una straordinaria occasione per valorizzare dei piccoli “gioielli”, spesso poco conosciuti ma ricchi di tesori artistici e di bellezze architettoniche», ha chiuso Mucciante chiedendo alle istituzioni, anche a nome di tutti gli altri sindaci presenti alla manifestazione, «attenzione e sostegno». Parole che il sindaco di Castel del Monte aveva già pronunciato poco prima, in una piazza gremita di gente. «Il 10 per cento dei borghi più belli d’Italia, si trova in Abruzzo» gli ha fatto eco Chiodi, ricordando anche la legge sull’albergo diffuso e le possibilità offerte dalla prossima programmazione europea. «Ma senza operatori turistici pronti a scommettere con noi sarà difficile cambiare rotta. La Regione c’è e finalmente vediamo dei sindaci aperti e disposti a far parte di una rete».

Oggi a Castel del Monte giornata conclusiva del festival dei Borghi più Belli. Il programma prevede fra l’altro: alle 10 concerto banda di Introdacqua (piazza XX Settembre); alle 11 spettacolo Sbandieratori Città dell’Aquila; alle 11:30 corteo gruppo storico Città di Penne; alle 16 spettacolo del gruppo folkloristico della Città di Abbateggio; alle 16,30 rievocazione storica medievale gruppo storico "La Fratellanza"; alle 16,45 cerimonia di passaggio della bandiera del festival ai Comuni di Bienno, Lovere e Monte Isola , alle 20 processione tradizionale della Madonna dei Pastori.

- da Il Centro -


 



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