Settembre andiamo è tempo di migrare...

Dannunzio così diceva:
"Settembre andiamo, è tempo di migrare....
E vanno pel tratturo antico al piano
quasi per un erbal fiume silente...
Il sole imbionda sì la viva lana....
Isciaquìo, calpestìo dolci rumori.
Ah perchè non son io co' miei pastori?"

Ed io, conterraneo di Dannunzio,
ma molto più montanaro di lui (marinaio)...
ji responno 'sta canzone:

Così dicevi, ma poi amareggiato ti chiedevi:
"Perchè non son io co' mie pastori?"
Come potevi se eri affaccendato
in luoghi più sfarzosi e davi privilegio a vizi e amori?
Per gli antichi tratturi, solo greggi e uomini umili.
Dai monti al piano e poi ancora verso l'alto
alla ricerca di un verde pascolo.
Con loro ho cantato e mangiato nello stesso piatto,
davanti al fuoco acceso in uno stazzo
al Parco e sul Gran Sasso.
Così voglio ricordarli, sporchi e sudati,
tra il belar delle pecore e il latrar dei cani.
E poi, con le zampogne e ciaramelle
a onorare il Redentore
per le vie del paese e nelle chiese,
sotto un tetto a loro consueto...fatto di stelle.

 

Filippo Crudele



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