Droga nelle scuole, minori davanti al giudice

Al telefono si vantavano di sniffare marijuana e cocaina nei bagni delle scuole durante la ricreazione. Addirittura uno di loro è accusato è accusato di aver «piazzato» qualcosa come un chilogrammo di «erba». Entrambi minorenni, ad ottobre si troveranno dinanzi al Gup del Tribunale dei Minorenni per giocarsi la carta dell’irrilevanza penale o nella peggiore delle ipotesi l’affidamento ai servizi sociali. Si tratta di due giovani finiti insieme ad altri 20 nell’indagine della sezione narcotici della Squadra mobile (diretta da Nazzareno Buccella) che ha portato per la prima volta a scoperchiare un inquietante spaccio di droga in alcuni istituti superiori. L’operazione denominata «Spread» (così i ragazzi chiamavano in codice la droga) ha portato alla luce una realtà fatta di clienti minorenni scoperti a fumare hashish o marijuana o addirittura a sniffare cocaina nei bagni degli istituti superiori della città e spacciatori, aquilani e albanesi, la cui età oscillava tra i 20 e i 25 anni. L’inchiesta ha portato gli investigatori a lavorare incessantemente, con perquisizioni fuori dalle scuole (specie quelle di Collesapone) e intercettazioni. Uno spacciatore è accusato di aver smerciato un chilo di erba per un guadagno di circa 3.500 euro mentre a un altro ragazzo è stato sequestrato un panetto di marijuana. I due minori sono assistiti dagli avvocati Paolo D'Amico e Gianluca Racano.

 



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