Blitz della polizia con settanta agenti e dodici posti di blocco

Le operazioni di controllo della polizia sono state caratterizzate da un impiego di forze considerevoli come forse non è mai avvenuto negli ultimi anni: 7 equipaggi del Reparto prevenzione crimine di Pescara; 2 equipaggi della Polizia Stradale; 9 equipaggi complessivamente della Questura, tra squadra Mobile, polizia Anticrimine e polizia Amministrativa e Polizia Scientifica; impiegati inoltre 2 equipaggi del Commissariato di Avezzano ed altrettanti per il Commissariato di Sulmona; Il tutto, per un totale di 70 uomini, che si sono sommati ai 25 che hanno svolto il normale servizio di volante. Questo il bilancio della giornata di ieri: persone controllate: 201; veicoli controllati: 134; Il tutto in 12 posti di controllo; sanzioni al Codice della Strada tra cui il sequestro di un veicolo: 9;persone sottoposte ad arresti domiciliari: 11;persone in stato di libertà: 1 per evasione dagli arresti domiciliari.
L’AQUILA Prime risposte concrete, da parte del governo, alle richieste di maggiore controllo sul territorio aquilana divenuto meta, dopo il terremoto della microcriminalità, e non solo, con bande che depredano case, negozi e fanno incetta di rame anche nei cimiteri. Sta di fatto che in seguito al vertice di pochi giorni fa con il capo della polizia Alessandro Pansa, il questore Vittorio Rizzi (nella foto a destra) ha potuto organizzare un’attività di controllo con grande spiegamento di forze su tutta la privincia nell’ambito dell’operazione denominata «Le giornate della sicurezza». Nella mattinata di ieri sono state controllate tutte le persone sottoposte a obblighi quali arresti domiciliari e nel pomeriggio sono stati controllati locali pubblici all’Aquila, Avezzano e Sulmona. E mentre le volanti del capoluogo di regione hanno pattugliato la città altri dieci equipaggi hanno «cinturato» una delle tre zone in cui L’Aquila è divisa dal Piano di controllo coordinato del territorio: Sassa, Preturo, Coppito e Pile dove negli ultimi tempi si è assistito a una recrudescenza di furti e dove la percezione di essere in balìa dei ladri è maggiore. Si è trattato di un’attività differente da quella solita visto che ci si è rivolti a coloro che escono dalla città per poi prendere la direzione di Roma come fanno per esempio i rom – che abitano nei campi nomadi della capitale – dopo avere commesso i furti. Poi si è passati a controllare con l’aiuto della polstrada chi fosse alla guida di auto nel centro cittadino per verificare il tasso alcolemico e scongiurare quei fatti di sangue di cui la cronaca è piena. Oltre a questo si è svolta un’attività più incisiva nei confronti di alcuni pregiudicati i quali sono stati sottoposti a perquisizioni domiciliari da parte della Mobile. Significativi i controlli di natura amministrativa nei negozi «Compro oro» i cui titolari talvolta sono ignari complici di coloro che vogliono ricettare preziosi rubati ma in alcuni casi sono stati essi stessi ad aiutare gli investigatori. Blitz anche in un’armeria visto il pericolo della circolazione di postole e anche in alcuni locali pubblici per i quali si stanno valutando misure pesanti quali la sospensione della licenza. «Il tutto», si legge in una nota della Questura, «per far capire al cittadino onesto che in città c’è una maggiore sicurezza ma anche per far capire a chi delinque che per lui la sicurezza di farla franca non c’è». A fronte di tutto questo si afferma, da parte della Questura, che giornate con grande spiegamento di forze come queste si ripeteranno con cadenza mensile e con orari sempre diversi. Da segnalare, infine, un falso allarme, l’altra notte, per un tentato furto in un negozio al Cermone dove è accorsa la squadra Volante in tempi rapidi.


 



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