Affitti del Progetto Case il 70 per cento non paga, ultimatum ai residenti morosi

 Il 70% degli affittuari ante-sisma ospitati negli alloggi Case e Map è moroso. Vale a dire, ci sono cittadini, e sono tanti, che non pagano i canoni di compartecipazione richiesti dal Comune a partire dal dicembre 2011. Il sindaco Massimo Cialente e l’assessore all’Assistenza alla popolazione Fabio Pelini annunciano misure drastiche, compreso il recupero coatto delle somme dovute e la revoca degli alloggi. C’è tempo una settimana per sanare la propria posizione, versando anche gli arretrati. Poi scatteranno i provvedimenti. «Dopo un’approfondita analisi», dice Pelini, «è emerso un quadro allarmante rispetto al pagamento dei canoni di compartecipazione dei cittadini residenti nel Progetto Case e nei Map che alla data del 6 aprile 2009 vivevano in affitto. Di queste famiglie, che rappresentano il 35% della popolazione che occupa gli alloggi, circa il 70% risulta morosa. Se entro la prossima settimana», rimarca Pelini, «i cittadini non provvederanno a regolarizzare il pregresso (dal dicembre 2011), il Comune provvederà al recupero coatto delle somme dovute e alla revoca dell’alloggio. Non è più tollerabile che di fronte allo sforzo dell’amministrazione di introdurre dei canoni che tengano conto delle esigenze della popolazione e del reddito delle famiglie in troppi continuano ancora a ignorare gli appelli fatti finora». Per il sindaco si tratta di una «situazione inaccettabile, a cui occorre mettere subito fine. Abbiamo fissato prezzi per i fitti molto ma molto bassi rispetto al mercato», afferma Cialente, «e anche rispetto a quello che questi affittuari pagavano prima del sisma nei loro alloggi. Abbiamo previsto cifre addirittura irrisorie per coloro che abitavano, a 14 euro al mese, nelle case Ater. Adesso, che nessuno pensi di poter approfittare dei soldi dei cittadini aquilani. Useremo il senso della giustizia, dell’equità e del rispetto per tutti gli aquilani, per cui applicheremo con determinazione assoluta la legge.
 



Condividi

    



Commenta L'Articolo