Ferroni:“orgogliosi di tutti gli esperimenti che facciamo ai Laboratori del Gran Sasso"

Dalla scoperta del bosone di Higgs alle immagini dell’universo primordiale rilasciate dal satellite Planck, fino ad ALMA il telescopio rivoluzionario inaugurato da poco in Cile, che ha offerto una vista sul cosmo senza precedenti. A Bologna, quest'anno la Notte Europea dei Ricercatori ha esplorato il cosmo e i suoi misteri in compagnia di scienziati, ricercatori, musicisti, performers.

“Siamo molto orgogliosi di tutti gli esperimenti che facciamo ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso”, lo ha detto Fernando Ferroni nel corso della serata, in una simpatica intervista parallela tra il presidente dell’INAF Giovanni Bignami e lo stesso Ferroni.

Guarda l'intervista parallela
 
Sono intervenuti tra gli altri: in videoconferenza dal CERN Fabiola Gianotti e Joe Incandela, protagonisti della scoperta del bosone di Higgs, e dal centro operativo dell’ESA a Darmstadt Nazzareno Mandolesi, uno dei principali responsabili della missione del satellite Planck. Dalla Stazione Spaziale il saluto dell’astronauta italiano Luca Parmitano, in videomessaggio Peter Higgs.

In diretta anche Marco Bersanelli, vice-PI dello strumento a bassa frequenza di Planck, Monica Tosi (INAF), Antonio Zoccoli (Università di Bologna e INFN), Jan Brand e Marcella Massardi (ALMA) e Roberto Battiston (vice-PI dell’esperimento AMS sulla Stazione Spaziale). La serata è stata introdotta dagli oltre 70 elementi delle orchestre giovanili gemellate del CEMI di Bologna e dalla Musikschule J.S. Bach di Lipsia per proseguire con Ausencia, interazione tra performance teatrale e video, produzione degli Instabili Vaganti e Basmati film, e l’esecuzione di Tierkreis di Karlheinz Stockhausen.
 

 


Guarda l'intervista doppia (Bignami-Ferroni)

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