Induzione alla prostituzione nel night, indagato il gestore e due donne

C'è stata una svolta nell’indagine sul night di Pizzoli, condotta dai carabinieri diretti dal capitano Marcello D’Alesio, riguardante il favoreggiamento e l’induzione alla prostituzione nel night Carlito’s di Pizzoli. È stata fissata infatti per la prossima settimana l’udienza preliminare a carico di Pasquale Giallonardo, 53 anni, di Cagnano Amiterno; Rubija Tamara Opera, 44 anni, romena, residente anche lei a Cagnano Amiterno e Roxana Mari Oita, romena, 38 anni, residente a Colle di Preturo. Il primo è indagato nella veste di gestore del night di Pizzoli, mentre le due donne provvedevano a sorvegliare i privè nei quali, secondo gli investigatori dei carabinieri della compagnia aquilana, avvenivano gli atti sessuali che, comunque, non si concretizzavano in veri e propri rapporti. Le donne provvedevano anche a stabilire il prezzo da pagare per la prestazione. La vicenda scaturisce da una complessa e articolata attività svolta dal nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri, diretto dal capitano Federica De Leonardis, iniziata dall’audizione di fonti confidenziali che raccontavano come all’interno del night avvenissero incontri di tipo sessuale. Dopo un primo dettagliato rapporto, il sostituto procuratore presso la Procura dell’Aquila, Antonietta Picardi, ha dato il nullaosta all’utilizzo di intercettazioni telefoniche nelle quali esplicitamente il gestore del locale ma anche le altre due donne finite sotto inchiesta parlavano delle «ragazze da far girare», una sorte di collaborazione con altri night presenti non solo nello stesso Comune di Pizzoli (che conta ben tre night), ma anche con altri locali dislocati nell’Aquilano
 



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