Isolatori sismici chiesti 18 mesi per Mauro Dolce

Il sostituto procuratore della Repubblica Fabio Picuti ha chiesto la condanna a un anno e 6 mesi di reclusione per Mauro Dolce, responsabile del procedimento di realizzazione del Progetto Case, l’insieme di 4500 alloggi antisismici edificati dopo il terremoto del 6 aprile 2009. La richiesta rientra nell’ambito del processo con rito abbreviato nato dall’inchiesta sugli isolatori posizionati in alcune delle piastre che ospitano le palazzine. Dolce, accusato di frode nelle pubbliche forniture con altri due imputati, viene giudicato con rito abbreviato dal giudice Giuseppe Romano Gargarella, che dovrebbe rendere note le sue decisioni nella prossima udienza fissata per il 15 ottobre. Nell’ambito dello stesso procedimento, il pm ha reiterato la richiesta di rinvio a giudizio (con il rito ordinario) per altri due imputati, Gian Michele Calvi, direttore dei lavori, e Agostino Marioni, dirigente di una delle ditte fornitrici, la Alga Spa. Dolce e Calvi sono già stati condannati in primo grado a 6 anni di reclusione ciascuno assieme ad altri cinque esperti per omicidio colposo e disastro colposo nell’ambito del processo alla commissione Grandi rischi. Su questo procedimento, nato da una denuncia di una ditta esclusa dall’appalto, c’è molto interesse anche perché, nella fase delle indagini preliminari, durante i test di consulenza, alcuni isolatori che dovrebbero proteggere gli aquilani da nuove scosse sismiche, si sono spezzati mentre erano in corso le prove nel laboratorio di San Diego in California. Secondo l’accusa Dolce, nella sua veste di responsabile unico del procedimento, era comunque consapevole del dubbio funzionamento degli isolatori. E nonostante tutti gli imputati fossero stati messi sull’avviso di ciò, l’acquisto dei discussi isolatori venne fatto lo stesso. Dolce, pertanto, sarebbe venuto meno ai doveri di controllo. Ma il suo avvocato ha sostenuto che si tratta di competenze che comunque non spettavano a lui. Tutti gli avvocati degli imputati hanno comunque chiesto l’assoluzione degli assistiti. L’avvocato Stefano Rossi, che assiste Marioni, ha espresso dubbi sulle certezze della perizia aggiungendo che non è scontato che se un isolatore risulta inadatto anche gli altri diano le stesse risposte negative. Il reato contestato a tutti gli imputati è frode nelle pubbliche forniture. Infatti, stando alle risultanze della Procura, sulla scorta delle perizie iniziali, sarebbe emersa una discordanza tra i certificati degli esami di laboratorio eseguiti sul materiale di scorrimento e la scheda tecnica degli isolatori. La conseguenza, secondo il pm, era la possibilità che la ditta Alga possa avere fornito per il Progetto Case dei nuovi quartieri aquilani un tipo di isolatore sismico diverso da quello proposto in sede di offerta e accettato dalla commissione valutatrice. Va anche detto che nonostante la ditta produttrice di quegli isolatori (Alga) già dudante la fase istruttoria si fosse detta disposta a sostituire alcuni isolatori, questo non è più avvenuto anche per via dei problemi economici che sta attraversando. Il giudice per le udienze preliminari, dunque, si è preso alcuni giorni per decidere in quanto ieri l’attività in camera di consiglio si è protratta fino al pomeriggio

- da Il Centro -



Condividi

    



Commenta L'Articolo