Travolse e uccise un senegalese sulla strada di Monticchio patteggia un anno e 4 mesi

Aveva perso la vita, travolto da una Smart che non lo aveva visto. Un anno dopo dal tragico incidente stradale, costata la vita a un senegalese, il Tribunale ha messo la parola fine sul caso, accettando il patteggiamento, dinanzi al Gip del Tribunale, Giuseppe Romano Gargarella, di Santha La Torre, 26 anni, alla guida della Smart, alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione per omicidio colposo. L’incidente era avvenuto poco dopo le 20.30 nel tratto di strada che dai campi sportivi «Area Sport» conduce all’abitato di Monticchio, in verità in un tratto (all’epoca) poco illuminato. L’impatto era stato violentissimo. La ragazza fin dall’inizio aveva sostenuto di essersi accorta solo all’ultimo momento della presenza sul ciglio della strada del pedone e nonostante in evidente stato di choc, si era fermata per prestare i primi soccorsi al pedone che, però, non mostrava segni di vita. A nulla, infatti, era servito l’intervento dei medici del 118 che avevano tentato di rianimarlo sul posto. Erano intervenuti gli agenti della polizia stradale per i rilievi del caso. Gli investigatori fin dall’inizio avevano escluso che la giovane si trovasse alla guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope o alcoliche. L’indagata è stata assistita dall’avvocato Lanfranco Massimi mentre la parte offesa è stata rappresentata dagli avvocati Antonello Carbonara e Danilo Iannarelli.



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