Progetto Case e Map: "I controlli fanno paura a chi non paga il canone e chi non abita l’alloggio"

 Il primo a paventare «situazioni poco limpide» è stato il sindaco Massimo Cialente. Ora a rincarare la dose, in merito alle polemiche sul censimento destinato agli assegnatari degli alloggi provvisori, ci pensa l’assessore Fabio Pelini. «Chi non riconsegnerà il modulo della ricognizione», dice Pelini, «sarà segnalato alle autorità competenti». Una risposta secca, sia al Consiglio civico aquilano, che ha invitato i cittadini a non compilare il censimento, sia all'Adiconsum, che ha sollecitato una proroga dei termini per la riconsegna, prevista entro il 4 novembre. L’assessore definisce le proteste «una cortina fumogena» e liquida la vicenda con un breve, ma significativo intervento sulla sua pagina Facebook: «Chi ha interesse a non compilare il censimento? Sicuramente chi non è in regola tra gli affittuari nel pagamento dei canoni di compartecipazione e poi chi risulta assegnatario e non abita l’alloggio, perché magari vive e lavora fuori città. Ognuno faccia ciò che crede», afferma categorico Pelini, «ma sia chiaro che i nominativi di chi non riconsegnerà il censimento saranno trasmessi alle autorità competenti. È ora di finirla con furbetti e sotterfugi». Una dichiarazione che fa il paio con quella del sindaco di qualche giorno fa: «Non vorrei che ci fosse dietro la volontà di non far uscire allo scoperto situazioni poco limpide. Vi ricordate le polemiche che vi furono quando nel 2011 facemmo il censimento per il Cas? Ebbene, alcune migliaia di persone non parteciparono, poiché non ne avevano più diritto. Li stanammo, cosa non facile rispetto a dati che ci possono essere tenuti nascosti». Il nuovo censimento coinvolge circa 5600 nuclei familiari, e cioè le oltre 14mila persone che vivono negli alloggi Case e Map. Come ribadito sia da Cialente sia da Pelini, serve per programmare i prossimi passi nella gestione dei complessi immobiliari sorti dopo il sisma, ma anche per ridefinire i nuovi canoni di locazione per gli ex affittuari, di cui il 70% risulta moroso, e quelli di compartecipazione per i proprietari di case ancora inagibili. A questo proposito, tra le informazioni richieste figura anche quella relativa al reddito Isee dei nuclei familiari, uno dei punti più contestati. Intanto, il settore dell’assistenza alla popolazione guidato dall’assessore Pelini ha elaborato i dati aggiornati al 22 ottobre sui beneficiari delle varie forme di sostegno in seguito al terremoto del 6 aprile 2009: gli alloggi disponibili sono 8, tutti nel Progetto Case di Cese di Preturo e rientrati nella disponibilità del Comune in seguito agli interventi di sistemazione a cura del settore ricostruzione pubblica. Sono 56, invece, quelli in manutenzione. Le persone che vivono nel Progetto Case sono 11927, mentre sono 2489 quelle che dimorano nei Map e 455 negli appartamenti del Fondo immobiliare. In 363 vivono in case in affitto concordato e 5494 persone percepiscono il contributo di autonoma sistemazione.


 

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo