Assergi: chiude la caserma dei Carabinieri

Il terremoto del 6 Aprile ha comportato gravi danni all’edificio che ospitava la Stazione dei Carabinieri di Assergi; a causa del sisma, infatti, la struttura (ex-Hotel ‘PIC-NIC”) è stata dichiarata “inagibile” – classe di agibilità E.

Dalla data del 6 Aprile ad oggi, il personale operante presso la Stazione dei CC ha continuato a prestare servizio in maniera encomiabile, appoggiandosi a strutture temporanee.

Come è noto, nell’ambito della realizzazione del “Piano CASE”, sono stati ormai ultimati due grossi insediamenti civili, uno nei pressi di Camarda ed un altro in Località Assergi, nell’area occupata in passato, durante la costruzione del tunnel del Gran Sasso, dalla logistica del cantiere COGEFAR. Questi nuovi insediamenti comporteranno sicuramente un incremento della popolazione ed uno sviluppo delle vie di comunicazione e di quell’insieme di infrastrutture e servizi del tutto necessari per garantire la vita di una comunità “allargata” rispetto al passato.

Nonostante queste evidenti esigenze, sembra (ormai il famoso “dice che..”)
che la Stazione dei Carabinieri sia spostata da Assergi ad un’altra località, privando la frazione e l’intera area di un riferimento importante e di un necessario punto di controllo del territorio e di organizzazione logistica, con particolare riferimento alla viabilità che subirà delle modifiche notevoli e sostanziali.

Il Comando ha cercato soluzioni in alternativa, ma, ad oggi, l’eventualità che la Caserma sia spostata, sta assumendo sempre più caratteristiche di certezza.
Come testimoniato anche dalle continue segnalazioni sul tema che arrivano sul sito Internet: "Assergi Racconta", la “dismissione” della caserma dei Carabinieri sta destando enorme preoccupazione nella comunità assergese e tra la popolazione dell’area limitrofa.
Bisogna tener presente, infine, che l’area di Assergi e di Fonte Cerreto è una delle poche aree dell’aquilano che, dopo il 6 Aprile, possono garantire una ricettività adeguata alle esigenze di un capoluogo di Regione, soprattutto in una fase delicata come quella della ricostruzione.
La presenza dei carabinieri, oltre a costituire un riferimento importante e sempre presente per la popolazione, è senza dubbio un fondamentale presidio di prevenzione del crimine. La fama, la tradizione e la capacità della “Benemerita” di entrare e penetrare nel tessuto sociale della popolazione sono di fondamentale importanza in un momento così delicato e verosimilmente portatore di notevoli mutazioni.



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