Le ferrate e i vecchi sentieri Sono in cattivo stato a causa di scarsa manutenzione

 Molte ferrate e numerosi sentieri di montagna in Abruzzo non godono di buona salute. Sulle ferrate c'è un momento di stallo, sono tutte piuttosto malmesse e non ci sono soldi pubblici per risolvere la loro ristrutturazione, anche se il Parco nazionale del Gran Sasso sta cercando di correre ai ripari attraverso dei progetti europei. Per quanto riguarda proprio le ferrate, la situazione è la seguente: la ferrata per il bivacco Bafile è in buono stato ma incompleta; la ferrata Brizio è dismessa e con un'ordinanza di chiusura del sindaco di Pietracamela; la ferrata Danesi è interrotta per frana; la Ricci è in cattivo stato con corde divelte; la Ferrata sul sentiero Ventricini è in cattivo stato. In alto mare anche la manutenzione dei sentieri, dei quali però qui facciamo soltanto qualche esempio. Sul Gran Sasso versano in cattivo stato le normali di salita al Corno Grande dai versanti teramano e aquilano. Si tratta dei sentieri più frequentati in assoluto e dove la presenza di escursionisti aumenta costantemente. Per questo motivo versa in condizioni precarie; richiederebbe il rispetto di regole comportamentali diverse per un ambiente molto delicato e investimenti per la manutenzione. Sulla manutenzione di sentieri, rifugi e bivacchi è competente il Cai. Ma il Club alpino italiano si basa prevalentemente sul lavoro di volontari che non sempre riescono a far fronte alla gestione di tutti i presìdi. Soprattutto in presenza di molti più escursionisti rispetto al passato e in un contesto di continui tagli alle risorse pubbliche. In altre regioni, invece, esistono dei servizi regionali che si occupano specificamente della pulitura dei sentieri. Ci sono, poi, alcune zone dei Monti della Laga (soprattutto sul versante teramano) dove i sentieri una volta oggetti di pascolo (che contribuiva a mantenerli puliti) stanno subendo un naturale “ritorno” della vegetazione e del sottobosco.

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo