APPUNTAMENTO VULCANICO A L'AQUILA... L'ETNA E' BUONO O CATTIVO?

Negli ultimi decenni, l'attività del vulcano Etna in Sicilia ha mostrato un notevole cambiamento. In passato le sue
eruzioni erano caratterizzate soprattutto dall'emissione di colate di lava - un fenomeno che permette agli abitanti di
allontanarsi in tempo dalle zone minacciate. Questo è il motivo per cui molti abitanti consideravano l'Etna un "vulcano
buono". Attualmente, l’attività più tipica dell'Etna consiste in eventi molto più esplosivi e violenti, che spesso
colpiscono le zone abitate con pesanti ricadute di materiale piroclastico (cenere e lapilli). Da Gennaio 2011, il più
giovane dei crateri sommitali etnei, battezzato "Nuovo Cratere di Sud-Est", è stato sede di 38 episodi di fontana di
lava, conosciuti anche come "parossismi"; gli ultimi sono avvenuti fra febbraio ed aprile 2013. In molti casi, le aree
sottovento sono state soggette a vere e proprie "grandinate" di lapilli con diametri fino a 10 cm, che hanno
danneggiato automobili, tegole, e lucernari. Più a monte, in zone spesso frequentate da scolaresche, escursionisti e
turisti, sono caduti frammenti di roccia molto più grossolani, che avrebbero rappresentato una seria minaccia per le
vite umane se l'attività parossistica non si fosse fermata dopo il 27 aprile 2013, proprio all'inizio della stagione
escursionistica. Oltre a questi aspetti le abbondanti ricadute di materiale piroclastico hanno presentato
problematiche non banali per le popolazioni e le autorità, ad esempio per la rimozione e lo smaltimento. Il personale
dell'Osservatorio Etneo dell’INGV è stato fortemente impegnato nella sorveglianza di tali attività per avvisare autorità
(anche aeroportuali) e per informare la popolazione. Durante l’incontro cercheremo di capire come convivere con un
vulcano che per "buono" o "cattivo" che sia, è pur sempre un vulcano attivo, con tutte le sue caratterisitiche e
problematiche pertinenti.
Boris BEHNCKE
Nato in Germania, vive da quasi 20 anni in Sicilia per studiare il vulcanismo dell'isola, dagli antichi centri eruttivi dei Monti Iblei a quelli
recenti e tuttora attivi come lo Stromboli e l'Etna. Dopo un dottorato di ricerca presso l'Università di Catania, viene assunto alla
Sezione di Catania dell'INGV (Osservatorio Etneo) dedicandosi al monitoraggio dell'attività eruttiva dei vulcani siciliani nonché agli studi
sui meccanismi eruttivi e sulla pericolosità vulcanica. Dal 2010 è responsabile della parte vulcanologica e degli aggiornamenti su
eventi vulcanici sul sito dell'Osservatorio Etneo. Spesso coinvolto in attività divulgative, partecipa da molti anni ad iniziative per il
pubblico (es. "Scienzaperta), seminari e corsi per le scuole. È autore e coautore di più di 30 pubblicazioni in riviste internazionali, circa
50 riassunti presentati a convegni e numerosi rapporti sull'attività eruttiva dei vulcani siciliani.

PROGRAMMA
04 OTTOBRE 2013 Fabio FLORINDO - Matteo CATTADORI
ore 16.00 “Antartide: motore e archivio del
clima del pianeta”
17 OTTOBRE 2013 Andrea TERTULLIANI
ore 16.00 “Terremoti e moti vorticosi. La
rotazione degli oggetti indotta da
eventi sismici, dal 1300 a oggi”
6 NOVEMBRE 2013 Boris BEHNCKE
ore 16.00 “L’Etna è buono o cattivo? Come
convivere con un vulcano attivo”
21 NOVEMBRE 2013 Marco ANZIDEI
ore 16.00 “Variazioni del livello del mare e
movimenti verticali della crosta
terrestre nel Mediterraneo: lezioni dal
passato e scenari futuri”
5 DICEMBRE 2013 Carlo MELETTI
ore 16.00 “Pericolosità sismica in Italia: che
cosa abbiamo imparato dal
terremoto dell’Aquila”
19 DICEMBRE 2013 Luca PIZZINO
ore 16.00 “…De Acquilis…: Acqua e geochimica
delle acque nell’area aquilana”
Per ogni seminario sarà possibile il riconoscimento di crediti formativi scolastici, universitari (CFU) e professionali (APC)



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