LA FIERA DI PAGANICA... SCURA-MEA

La fiera a Paganica ha radici secolari, la più antica segnalazione, la troviamo sul Libro Mastro della Parrocchia, nell’anno 1678 istituita solo per il giorno dei Santi, ma la grande affluenza dei commercianti non solo di animali domestici, ma anche di prodotti della terra, fece pensare di estendere la fiera nei giorni 1-2-e 3 novembre. La richiesta fu approvata con Decreto Reale del 17 gennaio 1826 e stabiliva che le aie di Sant’Antonio erano destinate ai commercianti di animali, mentre in località “Piazza” il mercato di prodotti come lana, pelli concie, mandorle, zafferano, fagioli ecc.  Fino agli anni 70, era la tradizionale Fiera del bestiame di ognissanti, e era considerato l'evento annuale più importante in cui il bestiame esposto, veniva da Assergi e da tutti i paesi del circondario di Paganica. Fino alla metà degli anni 70,  nelle stalle dei paesi, non mancavano le bestie che con il loro latte, la loro carne e la forza lavoro, rappresentavano un importante risorsa per l’economia della famiglia contadina. Era anche l'occasione per incontrare gli amici dei paesi vicini e per concedersi un panino con la porchetta.
Ci piace ricordare ai lettori di “Assergi Racconta”, la bellissima poesia di Angelo Acitelli che ci riporta a una fiera di Ognissanti di tanti anni fa...:
 
.. SCURA-MEA
 
Nganna me sallìa la paura
runènne dalla fièra quèla sera,
a scura-mèa...! Che nòtte nera!
L'ombre...corrèane pe' ji muri
co' vènte, lambi. tonneti e ranzori,
a scura-mèa...! Quanti remori!
L'ombrèlla me-ss'èra revotàta,
'na scarpa pièna..., eppùre èra resolàta,
a scura-mèa...! Che nottàta!
Finarmènte, cante u foche co' la ronza,
la menèstra calla dentre u bronze,
a scura-mèa se me ci repènze!
 
 

Angelo Acitelli



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