Assegnazioni dei Map: esplode la protesta nelle frazioni

 I cittadini residenti nelle frazioni verranno esclusi dalle assegnazioni dei Map (Moduli abitativi provvisori). Un’ennesima beffa che si aggiunge al dramma di chi ha perso tutto e che sperava di poter ritrovare una sistemazione abitativa, seppure provvisoria, nell’ambito della propria comunità.

Come  è noto, a seguito del sisma, i residenti di diverse frazioni comunali, nel timore di veder smembrato il proprio villaggio, con la popolazione costretta a trasferirsi altrove e la conseguente perdita di identità di questi centri, chiesero al sindaco di poter rinunciare agli alloggi del progetto Case e proposero la realizzazione, nei loro territori, di Map, unità abitative che consentissero alle comunità di  ritrovarsi. La richiesta fu portata avanti con determinazione anche attraverso la costituzione di comitati spontanei di cittadini.

È per questa ragione fondamentalmente, vale a dire per difendere il valore della territorialità, che sono stati realizzati i Map, da destinare, in prima istanza, proprio ai residenti delle località in cui venivano costruiti.

Ma le promesse evidentemente valgono poco per l’amministrazione comunale e ora, dopo che questi cittadini già nel censimento del mese di agosto hanno rinunciato alle assegnazioni del progetto Case, si sono visti comunicare che rispetto ai Map non godranno di alcuna priorità, il che vuol dire che molti ne verranno esclusi. La beffa per le persone anziane di Assergi (ultraottantenni) cui è stato assegnato un MAP è che si dovrà trasferire nei MAP di Camarda, perchè ad Assergi i MAP non sono stati realizzati.

Una decisione ingiusta e penalizzante, che peraltro priva queste persone di un proprio diritto senza, al momento, prospettare altre soluzioni.



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