Il Vescovo ausiliario Mons. D'Ercole chiude le polemiche della parrocchia di Assergi

Il Vescovo ausiliario Mons. Giovanni D'Ercole questa mattina ha celebrato una santa Messa nella chiesa parrocchiale di Assergi. Con lui hanno concelebrato don Giuseppe Obama, don Nelson Callegari e don Luciano Bacale Efua parroco di Pianola e conterraneo di Don Giuseppe. La pace tra il parroco di Assergi e la Curia è stata sancita da un lungo abbraccio tra Don Giuseppe e don Giovanni. Già nella lettura del vangelo di oggi le parole pace e perdono hanno sciolto lentamente uno stato di  disagio che la comunità di Assergi ha vissuto per diversi giorni anche per il clamore mediatico che è stato dato a qualche incomprensione. A conclusione dell’omelia il vescovo ha sottolineato due messaggi importanti: “nella comunità di Assergi non ci sono due popoli uno a favore di don Giuseppe e uno contro ma don Giuseppe è il parroco di tutti e ognuno va accettato con i suoi limiti e i suoi pregi, nessuno ha mai pensato di mandarlo chi sa dove. Il secondo messaggio importane è che tra il vescovo e don Giuseppe non ci sono problemi e nessuno ha mai pensato di spedirlo in chissà quale foresta del mondo. Ci sono troppi tentativi di dividere la chiesa, noi usciamo da questo incontro di oggi fortificati, consapevoli come ci ha ricordato don Giuseppe e come ci potrebbe dire anche don Luciano, che possono succedere momenti di incomprensione e ci si scontra, ma ognuno deve stare molto attento alla sensibilità dell’altro”. Infine il vescovo ha ricordato la sua visita del 2010 alla parrocchia di Assergi: “Sono venuto qui il 17 di Settembre 2010 per fare si che la comunità camminasse unita, oggi sono tornato, non so se tornerò perche come sapete ho quasi finito la mia missione”. Il vescovo ha ricordato gli attacchi che gli sono stati fatti che si sono conclusi con la piena assoluzione. Poi ha preso la parola don Giuseppe: “Oggi la parola di Dio parla del perdono che Gesù Cristo fece a Zaccheo che era un poco di buono, Gesù va a casa sua e lo perdona e questo coincide con questo che sta succedendo oggi ad Assergi, se tu ti accorgi che c’è qualcosa che non va con tuo fratello vai prima a riconsigliarti con il tuo fratello. Il perdono è una delle cose più belle e più importanti che può risolvere tanti problemi”. Poi ha preso la parola don Luciano: “La comunità di Assergi deve essere a immagine di questa splendida chiesa una chiesa forte che non crolla neanche con il terremoto. La chiesa ha resistito perché le distanze delle colonne sono perfette e questo mantiene in equilibrio l’edificio, anche i vostri rapporti dovrebbero essere così. La giusta distanza ci vuole in qualsiasi rapporto, anche tra il parroco e i parrocchiani...”
Dopo la S. Messa il “Gruppo Alpini di Assergi” ha deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti.

 



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