Progetto Case, in arrivo i conguagli delle bollette

Bollette in arrivo, per i 5600 nuclei familiari che risiedono negli alloggi del Progetto Case e nei Map. Risolto il caso di circa un centinaio di fatturazioni «anomale», stanno per essere recapitati i bollettini con i consumi reali che riguardano luce, gas e acqua, completi degli eventuali conguagli rispetto alle cinque rate precedenti calcolate in maniera forfettaria. Le bollette personalizzate inizieranno a essere spedite, nei 19 quartieri sorti dopo il sisma, già da questa settimana. «Stanno per partire le spedizioni», conferma il sindaco Massimo Cialente, «dopo gli ultimi controlli su un centinaio di letture anomale, dovute a un malfunzionamento di diversi contatori, di cui alcuni probabilmente danneggiati. Per chi ha già pagato le prime cinque rate forfettarie, come richiesto dal Comune per coprire le spese accumulate, non ci saranno grosse sorprese, visto che i conguagli non prevedono forti differenze. In alcune piastre, realizzate rispettando i parametri energetici, abbiamo comunque registrato consumi più bassi e, di conseguenza, questi inquilini pagheranno di meno». Per velocizzare le procedure, dopo i ritardi accumulati per effettuare i controlli e caricare le cifre sulla banca dati dell’assistenza alla popolazione, è stata istituita un’apposita struttura, in cui sono confluiti dipendenti dai vari settori comunali. «Adesso iniziano le nuove rilevazioni dirette, relative ai consumi del periodo marzo-ottobre», aggiunge il sindaco, «e la seconda tranche di fatturazioni arriverà tra dicembre e gennaio. In seguito procederemo con spedizioni ogni tre o quattro mesi». Sono scaduti, intanto, i termini per la presentazione dei moduli del censimento, riservato agli assegnatari degli alloggi provvisori. Per avere un quadro completo della situazione, visto che negli ultimi giorni i plichi sono stati spediti via posta, si dovrà attendere metà settimana. Ma come anticipato dall’assessore Fabio Pelini, e avvalorato dal sindaco, alla ricognizione dovrebbe aver risposto tra il 70 e l’80% degli interessati, cioè dei circa 5600 nuclei familiari ospitati nel Progetto Case e nei Map. «Avevamo offerto un supporto alle persone anziane, per compilare i moduli», spiega Cialente, «ma in pochi ne hanno usufruito. La posizione dell’amministrazione comunale, nei confronti di chi non ha ottemperato alla ricognizione, resta quella iniziale. I nominativi verranno segnalati alla Guardia di Finanza, per ulteriori controlli. Probabilmente, non ha risposto chi non è in regola con il pagamento degli affitti, oppure chi ha qualcosa da nascondere. È chiaro che, di fronte a situazioni di vero disagio sociale o povertà, valuteremo come agire. Ma saranno pochi casi». Il censimento è stato voluto dal Comune per programmare la futura gestione dei complessi immobiliari: tra i dati richiesti figurava anche quello relativo al reddito Isee delle famiglie, necessario per rimodulare i canoni di locazione, destinati agli affittuari ante-sisma. Finora, il fenomeno della morosità risulta essere alto, tra chi dovrebbe pagare l’affitto, ma ci sono irregolarità anche nel pagamento delle utenze. Per gestire gli alloggi provvisori serviranno, secondo la giunta, circa 9 milioni all’anno, di cui la gran parte dovrà essere coperta con gli incassi derivanti da fitti, contributi condominiali e bollette. Nel piano di gestione elaborato dall’Afm si parla invece di 4,4 milioni.

 



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