Una scritta in fronte: «Asino» e il prof finisce a giudizio

«All’inizio era un professore normale, con il passare del tempo è peggiorato. Ci diceva “sei stupido, deficiente, stronzo”. Un giorno ha chiamato in cattedra un mio compagno, ed è poi ritornato nel banco con la scritta asino in fronte». Lo ha riferito ieri in aula uno degli studenti (oggi ex) dell’Istituto statale d’arte «Fulvio Muzi», parte offesa nel processo che si è aperto ieri contro il professore (anche lui ex) dello stesso istituto accusato di atti di sopraffazione morale e materiale nei confronti di alcuni alunni. L’imputato è Fiore Eusani, di 64 anni, di Prata d’Ansidonia, accusato di maltrattamenti nei riguardi dei propri alunni. Le contestazioni sono molteplici: si va dagli appellativi piuttosto pesanti sia verso i maschi che alle ragazze per arrivare a gesti estremi come strappare dinanzi a tutta la classe i compiti svolti dagli alunni ritenuti errati fino a colpire con l’asticella in legno gli stessi studenti, procurando a una ragazza lividi sulla schiena. L’ex insegnante è accusato anche di aver tirato i capelli a un’alunna «con violenza fino a farla alzare dalla sedia». «Non c’erano motivazioni precise – ha raccontato la teste, invece di rimproverarci usava questi metodi. Ne avevamo parlato con altri insegnanti e infatti Eusani venne sostituito con un altro insegnante».
I fatti si riferiscono all’anno scolastico 2009-2010 e sono stati denunciati dai genitori degli alunni tramite gli avvocati Fabio Alessandroni, Mauro Ceci e Luca Meogrossi che hanno presentato anche delle costituzioni di parte civile. Episodi ieri raccontati in aula dalla studentessa. Durante l’udienza non sono mancate schermaglie tra la difesa dell’insegnate (assistito dagli avvocati Antonello Carbonara e Danilo Iannarelli) alcune parti civili e lo stesso giudice quando i primi hanno tentato di far vacillare l’attendibilità della testimone chiedendo il perché della sua sospensione dall’attività scolastica. L’udienza è stata aggiornata a marzo.


 



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