Rubbia: scienza e cultura importanti per la politica

"Io comincio a capire, mi sento un po' matricola e credo che sia importante che la scienza e la cultura abbiano un ruolo anche nel campo della politica e quindi c' e' una responsabilita' che noi abbiamo, essendo stati scelti in questa particolare struttura che e' di un certo valore perche' dobbiamo tenere conto anche che ci sono delle cose per chi ha fatto scienza per una vita possono servire per trarre vantaggi per tutto il Paese". Lo ha detto il premio Nobel per la Fisica e senatore a Vita Carlo Rubbia a marginwe dell'inaugurazione, a L'Aquila, del nuovo Anno Accademico della Gran Sasso Science Institute. "Ho l' impressione - ha quindi osservato - che ci sia molto da fare, che ci siano delle grosse distanze tra quelle che sono le varie posizioni, le persone che vengono qui a fare il lavoro di senatrici e senatori". Secondo Rubbia "bisogna cercare di creare una unita' di intenti e quindi certamente non sara' cosa di poco conto. Io sono ottimista. Io non devo cercare di cambiare mestiere. Una persona della mia eta' certamente non puo' cambiare mestiere, puo' cercare di utilizzare quello che ha imparato, quello che ha utilizzato al fine di contribuire in qualche modo. Vorrei fare le stesse cose con uno spirito diverso, con uno scopo diverso, ovvero quello di indirizzarci non nel mondo scientifico ma piuttosto nel mondo del cittadino che e' un mondo aperto, in cui ci sono tanti problemi, tante questioni.
  Oggi - ha infine osservato il senatore - sappiamo che l' Italia ha bisogno di cambiare, ha bisogno di prepararsi a delle situazioni perche' c'e' il mondo con la globalizzazione, con la creazione dei paesi in via di sviluppo. Per sopravvivere bisogna cercare di fare del nostro meglio: ciascuno deve contribuire anche con un piccolo sassolino che possiamo portare noi con la scienza e con la tecnologia".


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