INFN, da Ue 3 mln euro per studiare massa neutrini Advanced Grant coordinato da Stefano Ragazzi

Milano, 14 nov. - Con un finanziamento di 3 milioni di euro, il progetto HOLMES coordinato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l'Universita' di Milano-Bicocca, e' vincitore di uno dei 19 Advanced Grant assegnati dall'European Research Council a progetti di ricerca italiani. HOLMES durera' 5 anni e verra' condotto da un team di ricercatori, coordinati da Stefano Ragazzi, docente di Fisica sperimentale dell'Universita' di Milano-Bicocca e direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'INFN. "Questo finanziamento - ha commentato in una nota Stefano Ragazzi - e' un riconoscimento importante per le attivita' di ricerca sui neutrini condotte dall'INFN e per gli sviluppi di avanguardia portati avanti dall'INFN in collaborazione con le Universita' di Milano-Bicocca e Genova. Il successo di HOLMES aprirebbe una nuova strada alle misure cinematiche della massa del neutrino in un momento in cui la tecnica piu' comunemente usata raggiungera' il suo limite di applicabilita'". Obiettivo principale di HOLMES sara' quello di gettare le basi di un nuovo approccio che possa arrivare a individuare la massa del neutrino. Secondo il Modello Standard, il neutrino non ha massa e cio' sembrava confermato fino a qualche anno fa. Poi, negli ultimi quindici anni, una serie di scoperte scientifiche e di misure accurate condotte su neutrini di origine atmosferica, solare e prodotti da sorgenti artificiali, misure a cui hanno dato contributi di rilievo anche i Laboratori del Gran Sasso, hanno portato ad un quadro complessivo per cui il neutrino deve essere dotato di massa. Si tratta tuttavia di una massa cosi' piccola che nessuno e' ancora riuscito a misurarla. Ma misurare questa massa e' un passo fondamentale verso lo sviluppo di un nuovo modello.
  "Siamo circondati da neutrini - ha spiegato Angelo Nucciotti, docente di Fisica nucleare e responsabile scientifico del progetto per l'Universita' di Milano-Bicocca - ce ne sono un centinaio per centimetro cubo. Misurare la massa del neutrino - ha continuato - significa anche capire come sta evolvendo l'Universo e quindi comprendere tutto quello che ci circonda. Pensiamo di dare un contributo fondamentale alla ricerca, introducendo un nuovo approccio e dimostrando, possibilmente, che la massa del neutrino e' individuabile". La misura della massa del neutrino avverra' attraverso la determinazione molto precisa dell' energia rilasciata nel decadimento di un particolare isotopo radioattivo artificiale, l'olmio-163. Si tratta di una misura indiretta che sfrutta la conservazione dell'energia: i neutrini emessi nel decadimento radioattivo sfuggono completamente agli strumenti ed e' possibile misurare solo la frazione di energia di disintegrazione dell'isotopo che viene spesa per eccitare l'atomo prodotto nel decadimento. Questa energia sara' misurata con precisione utilizzando un migliaio di sensibilissimi micro-calorimetri in cui verra' impiantato l'isotopo e che verranno raffreddati a una temperatura prossima allo zero assoluto ( 273,15 ?C) da un refrigeratore a diluizione installato nel Laboratorio di Criogenia dell'Universita' di Milano-Bicocca. La produzione dell'isotopo, la sua purificazione e l'innesto nei micro-calorimetri verranno curati dalla Sezione di Genova dell'INFN, sotto la guida del professor Flavio Gatti, anche con l'appoggio dei Laboratori del Gran Sasso. (AGI)


 



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