Sperona l’auto dei carabinieri, arrestato Il ragazzo aveva in macchina materiale pedopornografico

 Ha tentato di sottrarsi al controllo dei carabinieri speronando la loro auto e cercando di investire un brigadiere. Poi la fuga precipitosa, nel tentativo di far perdere le sue tracce, e infine l’arresto, dopo un rocambolesco inseguimento, nei pressi di Civitaretenga. Una serata movimentata per il 22enne aquilano Simone Moroni, al quale ieri sono stati concessi, in sede di convalida dell’arresto, i domiciliari in attesa del processo fissato per martedì prossimo. Tutto ha avuto inizio nei pressi di Collemaggio. I carabinieri, nel corso di un servizio di controllo, hanno notato una pistola sul sedile anteriore dell’auto guidata dal giovane. A quel punto, secondo la relazione dei carabinieri, il giovane ha prima finto di fermarsi per poi partire in modo fulmineo speronando l’auto dei carabinieri, uno dei quali ha rischiato di essere investito. I militari si sono messi all’inseguimento dell’auto diretta verso la statale 17 che è stata poi intercettata alla rotonda di Civitaretenga dove il 22enne ha cercato nuovamente di sottrarsi all’alt. L’auto è stata poi bloccata, con l’ausilio dei carabinieri della compagnia di Sulmona allertati dalla centrale operativa, lungo la statale. Nel corso della perquisizione nell’auto sono stati trovati una pistola ad aria compressa priva di tappo rosso, una scatola contenente 500 piombini, un Pc portatile e uno smartphone contenenti numerosissimi file riproducenti foto e video di pornografia minorile, il tutto sottoposto a sequestro unitamente all’autovettura. Il 22enne è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale (i due carabinieri hanno riportato traumi guaribili in 10 giorni), danneggiamento aggravato, pornografia minorile e porto illegale di arma. Ieri mattina al ragazzo, che è difeso dall’avvocato Giuliano Lazzari e che proprio qualche giorno fa era stato assolto dall’accusa di possesso di materiale pedopornografico perché ritenuto non punibile e non socialmente pericoloso, sono stati concessi gli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.

 



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