Per due settimane 150 alpini impegnati in esercitazione sul Gran Sasso

Oltre 150 alpini del 9° Reggimento hanno terminato le due settimane di training al movimento in montagna (nelle foto), che hanno coinvolto la 119ª compagnia e il comando del Battaglione «L’Aquila» in diverse zone dell’Appennino abruzzese dal massiccio del Gran Sasso sino al parco del Velino-Sirente. Per molti giovani alpini, appena arruolati, è stata la prima esperienza in assoluto sui sentieri montani, con marce di difficoltà progressiva e in assetto regolamentare con arma e zaino affardellato. Il programma delle escursioni – momento formativo essenziale anche in vista dei prossimi campionati di sci delle truppe alpine previsti in Piemonte dal 27 al 31 gennaio 2014 – comprendeva 4 ascensioni – che hanno toccato vette ben oltre i 2000 metri – 6 scavalcamenti di colle, 2 marce notturne e 3 pernotti in quota, oltre a 3 itinerari su vie ferrate. Lo sviluppo lineare complessivo del movimento in montagna è stato di 140 km, con 10mila metri di dislivello superati. Per il 9° Reggimento, comandato dal colonnello Massimo Iacobucci, si è trattato della prima attività di rilievo in montagna dopo i sei mesi di missione trascorsi in Afghanistan a sostegno delle forze di sicurezza e della popolazione locale. Numerose sono state le località attraversate dagli uomini e dalle donne del Reggimento aquilano, che ha organizzato la base della 119ª compagnia nel comprensorio di Ovindoli e Rocca di Mezzo, località sui cui pendii gli alpini del 9° svolgono da anni il prezioso soccorso-piste durante tutta la stagione sciistica. L’ascensione più importante effettuata nelle due settimane dalle penne nere d’Abruzzo è stata la scalata del Monte Velino (quota 2486). La sicurezza è stata fornita da una squadra di soccorso alpino costituita da istruttori militari di alpinismo, gli stessi che durante tutto l’anno cooperano con le autorità locali dei comprensori montani abruzzesi per salvaguardare gli escursionisti e gli appassionati dei versanti appenninici. La sala operativa della base avanzata di Ovindoli ha potuto tracciare in tempo reale le posizioni della compagnia in marcia mediante l’integrazione Gps-radio, garantendo al comando della «Taurinense» il controllo istantaneo delle attività addestrative e logistiche. Sempre presente al seguito del 9°, in tutte le ascensioni e presso la base di Compagnia, J.A.R. la mascotte del Reggimento, un meticcio di pastore tedesco raccolto dagli alpini in fin di vita, gravemente ferito e mutilato, durante l’emergenza neve in Abruzzo del 2012 curato e adottato dal Battaglione L’Aquila.

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo