Rifiuti tossici all’ex Sercom i Vigili Urbani sequestrano l’intera area

Da affare per importanti immobiliaristi italiani a deposito selvaggio di piccole ditte edili impegnate nella ricostruzione post sisma. Non poteva fare peggior fine il Centro commerciale Basileus (ex Sercom), situato a Sassa, da decenni in fase di ultimazione, oggetto di una nuova inchiesta della Procura per essere diventato una discarica di rifiuti tossici. Era il 2003 quando la Guardia di finanza mise nel mirino sull’importante sito che nelle idee sarebbe dovuto diventare il primo e più grande centro commerciale dell’Aquila. Gli interessi delle Fiamme gialle erano in relazione alle vicende riguardanti l’immobiliarista Luigi Zunino, quello per intenderci, della fallita scalata alla banca Antonveneta di Padova. Una società appunto la Basileus che aveva valutato l’ex Sercom 25 milioni di euro. Poi l’abbandono più totale tanto che qualche impresa edile ha sfruttato lo stato di abbandono del grosso manufatto per trasformarlo in un deposito incontrollato di rifiuti tossici, soprattutto vernici. È stato il pm, Simonetta Ciccarelli, specializzata nei reati ambientali, a disporre il sequestro dell’area, eseguito dalla polizia municipale che da tempo ha istituito un corpo ad hoc sia per quanto riguarda gli abusi edilizi che quelli ambientali. Ed è proprio a seguito di questi ultimi servizi che una pattuglia ha deciso di ispezionare la grossa area dove da tempo erano stati segnalati andirivieni di camion e furgoni vari. All’interno gli investigatori, diretti da Eugenio Vendrame a capo della polizia municipale, hanno rinvenuto numerosi rifiuti speciali tra cui vernici utilizzate in edilizia altamente tossiche, tutte abbandonate peraltro a poca distanza dai progetti Case di Genziano e Pagliare. Al momento il fascicolo aperto è contro ignoti ma a quanto pare gli investigatori hanno già qualche sospetto sul quale svolgere approfondimenti.

 



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