LITE TRA ROMENI RAGAZZO FERITO A UNA MANO CON UN COLTELLO

Nel pomeriggio di ieri al 113 è arrivata la richiesta di aiuto dal titolare di un'attività commerciale dell'Aquila sulla ss 17, dopo che un dipendente era stato minacciato con un coltello.

Sul posto si sono precipitate due volanti, trovando tre uomini di nazionalità romena che discutevano animatamente. Uno di questi, il più giovane, aveva una ferita alla mano sinistra.

Dalle dichiarazioni dei testimoni e delle persone coinvolte, gli operatori sono riusciti subito a ricostruire la dinamica dei fatti.

Due cittadini rumeni, G.C. di 39 anni e S.M. di 43 anni, si erano recati nell'attività commerciale dove lavora la vittima, B.D. di 22 anni.

Tra gli uomini è nato un acceso diverbio nel corso del quale G.C. estraeva un coltello e aggrediva il ragazzo. Quest'ultimo, al fine di difendersi, afferrava l'aggressore dalla mano con cui reggeva l'arma procurandosi una ferita alla mano sinistra.

L'uomo, che al momento della lite era in compagnia dell'aggressore, ha prima cercato di dividere i due, ma poi, accortosi della ferita procurata al ragazzo, ha preso l'arma e uscito dal negozio e per liberarsi dell'arma, occultandola.

I due romeni sono stati portati immediatamente alla Questura, mentre il ragazzo aggredito è stato trasportato all'ospedale 'San Salvatore' dell'Aquila.

Da quanto appreso dalle forze dell'ordine, la lite è scaturita dal fatto che l'aggressore accusava il ragazzo romeno dell'allontanamento della sua figlia minore, la quale non rincasava dalla sera di sabato, mentre la vittima negava tale circostanza sottolineando che con la ragazza non aveva alcun rapporto. Nel corso dell'attività finalizzata alla ricostruzione dell'evento, l'uomo che si trovava in compagnia dell'aggressore ha ammesso di aver occultato il coltello e spontaneamente si portava sul luogo ove aveva gettato l'arma e, unitamente agli operatori della Volante, ne consentiva il ritrovamento.

L'arma, un grosso coltello da cucina molto affilato, è sotto sequestro. Al termine dell'attività l'aggressore, G.C. è stato deferito all'autorità giudiziaria per lesioni aggravate poiché procurate con l'uso di un'arma e possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere.




 



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