Torna a L'Aquila la Fiera dell'Epifania

L'Aquila non manchera' il tradizionale appuntamento con la Fiera dell'Epifania. Ma sara' comunque una manifestazione in piena sintonia con la vita delle popolazioni terremotate: lontana dal cuore della citta' (il centro storico e piazza del Duomo invasi in passato da migliaia di visitatori), frammentata e, soprattutto, contenuta. Domani, 5 gennaio, si rinnovera', dunque, per la 62esima volta, la Fiera dell'Epifania, uno dei momenti piu' importanti per il capoluogo, dal punto di vista sociale, economico, ma anche d'immagine.

Saranno 219 le bancarelle provenienti da tutta Italia, con i prodotti piu' disparati, ad animare la vigilia della Befana; circa la meta', per ovvi motivi di spazio e di sicurezza, rispetto agli scorsi anni, quando si sfioravano anche i 500 stalli.

Le domande di partecipazione anche per questa edizione hanno raggiunto la stessa cifra, ma alla fine si e' preferito assegnare i pochi posti disponibili agli ambulanti locali, ancora alla ricerca di una sede stabile dopo aver dovuto lasciare la Piazza del mercato, ed a coloro con una maggiore presenza alle spalle. Sara' comunque una Fiera dal duplice volto. Quello di chi vuole a tutti i costi darle un significato di rinascita, di ritorno ad una parziale ''normalita'''; e quello di chi la considera una ''forzatura''. Le bancarelle non occuperanno, infatti, tutto il centro, dalla Piazza al Corso, alla Villa, alle strade adiacenti in un unicum armonioso, ma saranno suddivise in due tronconi, uno alla Villa comunale, all'ingresso del centro, l'altro all'entrata opposta alla Fontana Luminosa e viale Gran Sasso. In mezzo la parte storica della citta', inaccessibile, ferita e incerottata. Per accedere alla Fiera sara' possibile utilizzare i bus navetta, in funzione dalle 8 alle 21 di domani, con due fermate principali, al centro commerciale L'Aquilone, a Pile, e dall'iperstore GS, verso Bazzano.



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