Una giornata particolare

 - di Sante Acitelli - Passare ore ed ore nel traffico di Roma, impegni di lavoro da un capo all’altro della città, la pioggia che rende tutto più difficile, guardare l’orologio invece della velocità poi…  ti ritrovi sulla Roma – L’Aquila e ti senti più calmo e cominci a guardare il verde, gli alberi con i colori dell’autunno; cerchi di far mente locale a quello che dovrai fare al paese ma non ci pensi più di tanto… tanto c’è … tempo! Al valico di San Rocco, fiocchi di neve si stampano sul parabrezza, arrivi a L’Aquila e vedi il Gran Sasso in tutta la sua maestosità e con il candore della sua neve; lavorare, telefonare, discutere con colleghi? O forse soltanto amici? Ma sempre con un bicchiere di genziana! Finito il lavoro che fare? Una visita alla casa se casa ancora si può chiamare! Entrare nel centro storico passando dalla Porta del Colle; le mura, bellissime, ristrutturate, recuperate, fanno da confine tra realtà e fantasia; da un lato auto che passano, gente, luci e suoni; dall’altro il nulla, il silenzio, anche il freddo sembra ancor più freddo! Cammino per le stradine deserte, neanche una luce esce dalle case, neanche un rumore di passi, le erbacce la fanno da padrone! È una situazione irreale ma che mi fa sentire bene, mi rasserena, mi fa capire che è giusto e bello credere in quello che sto facendo: impegnarmi per rivedere la casa più bella di prima.

cifone



 



Condividi

    



Commenta L'Articolo