L’Aquila che non c’è più nel libro di Bruno Vespa

Un viaggio nella storia aquilana dagli anni cinquanta in poi, attraverso gli occhi di nonna Aida che faceva scorta, come tutte le donne che avevano vissuto la guerra, di viveri per la sopravvivenza. Proprio «sale, zucchero e caffè» è il titolo dell'ultimo libro di Bruno Vespa, presentato dal giornalista al pubblico aquilano in un gremitissimo auditorium di Renzo Piano. L'Aquila raccontata da Vespa è quella che non c'è più, non solo a causa del terremoto, ma anche perché sono cambiate le generazioni. «È L'Aquila dei nove martiri - spiega Vespa - la città degli anni Sessanta, quella dell'emigrazione dai paesi vicini, ma anche una città già da allora un po' ferma. In quel periodo però c'era il piccolo miracolo economico e due stipendi per famiglia. Ora non è più così». Nonostante tutto però Vespa è ottimista: «La ripresa ci sarà - dice anche nel suo libro - la crisi, per quanto brutta, non costringerà nessuno a mettere da parte sale, zucchero e caffè». Il volume è una sorta di diario in cui il giornalista racconta l'Italia che ha vissuto, dai ricordi della nonna Aida che gli insegnava a cercare sempre di migliorarsi. Nel ricordo di questa donna straordinaria Vespa racconta anche l'Italia dal dopoguerra ai recenti avvenimenti politici.
Partendo dall'auditorium di Renzo Piano, un'opera temporanea, il giornalista ha auspicato che L'Aquila possa restaurare i propri monumenti al più presto. «Vedo molte gru - ha aggiunto - a differenza del passato - ma i ritardi ci sono ancora». L'organizzazione dell'evento ha coinvolto diversi gruppi: la Confraternita enogastronomica delle Terre d'Abruzzo di cui l'ex sottosegretario e presidente della Regione, Romeo Ricciuti, è gran priore, il Circolo regionale della stampa, il Circolo aquilano e il Centro studi degli abruzzesi nel mondo. Dopo la cerimonia gli organizzatori, i politici invitati e tutti i confratelli hanno partecipato ad una serata d'onore alla Magione Papale. A fine cena lo scrittore-giornalista è stato nominato confratello d'onore.

C'è uno stretto legame tra la famiglia Vespa ed Assergi, molti sono stati gli allievi della signora Vespa (mamma di Bruno) che insegnava alla "Scuola Elementare di Assergi". Tanti ex allievi della signora Vespa raccontano di come la mamma di Bruno tesseva le lodi di quello che allora era un giovane cronista sportivo della redazione aquilana del quotidiano : "Il Tempo".

        
   
 



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