Nuovo piano regolatore per «ricucire» la città

 Varare in due anni e mezzo il nuovo piano regolatore della città. Uno strumento urbanistico atteso da tempo, che dovrà necessariamente essere calibrato in base ai nuovi insediamenti sorti dopo il sisma. Con quest’obiettivo la giunta comunale ha approvato l’avvio delle attività tecnico-amministrative preliminari alla stesura del Prg e il documento di indirizzo generale sarà portato a breve all’attenzione del consiglio comunale. L’assessore alla Pianificazione territoriale Pietro Di Stefano confida nell’impegno e nel senso di responsabilità di tutta l’assise, per evitare dilazionamenti e ritardi sulla tabella di marcia. «Tutto dovrà filare liscio», dice Di Stefano, «e tutti dovremo avere lo stesso obiettivo, anche partendo da posizioni diverse e critiche: dotare finalmente la città di uno strumento di pianificazione generale del territorio che sia al passo coi tempi e soprattutto che tenga conto dell’ulteriore frammentazione urbanistica seguita al sisma, con la nascita degli agglomerati pubblici, e cioè Progetto Case, Map e Musp, e dei manufatti provvisori privati. È chiaro che quest’esigenza sarà l’asse portante del nuovo Prg, perché si dovrà decidere con quali strategie gli insediamenti andranno ricollocati nel sistema territoriale. Come è chiaro che il piano regolatore dovrà riassorbire le grandi scelte intraprese nel piano di ricostruzione, in particolare nella parte normativa, e gli indirizzi già individuati nel piano strategico e nel piano della mobilità. Finora sono state portate avanti le varie fasi di avvicinamento al Prg, siamo arrivati al momento della sintesi». Intanto, rispetto al passato e per evitare spese stratosferiche, l’ufficio incaricato della redazione del piano sarà interno al Comune, con l’attivazione di alcune consulenze esterne, dove necessario. L’ufficio sarà costituito nell’ambito del settore Pianficazione e dialogherà strettamente con la commissione Ambiente e territorio. «Nel documento preliminare che contiamo di portare all’attenzione del consiglio comunale dopo le feste», aggiunge l’assessore Di Stefano, «sarà specificata la forte relazione da stabilire tra lo stesso consiglio e l’ufficio del piano. Il confronto sarà serrato, soprattutto con la seconda commissione, ma anche con l’esterno, cittadinanza e associazioni di categoria. Ci vorranno due anni e mezzo per avere il nuovo Prg e si dovrà lavorare con poche risorse, non facendo spese da nababbi come nel passato e senza dilazionare le procedure. Se non dovessimo riuscirci, a causa di ostruzionismi e sgambetti, sarebbe una sconfitta della democrazia». Nella delibera approvata dalla giunta è previsto che dopo l’attivazione dell’apposito ufficio che coinvolgerà le diverse competenze dell’amministrazione, verranno individuate, con un provvedimento dirigenziale, le risorse umane, economiche e strumentali, visto che per il personale interessato si tratterà di impegno straordinario alle attività istituzionali. Si procederà poi all’individuazione di una figura professionale per lo svolgimento dell’incarico di consulenza e coordinamento delle attività di redazione del piano e di due figure professionali nell’area giuridico-amministrativa, delle politiche urbane e territoriali e dello sviluppo locale. Ad altre tre figure professionali, reperibili anche all’interno di altri enti e istituzioni, sarà affidata la redazione di analisi su aspetti demografici e socio-economici, naturali, botanici e vegetazionali, il patrimonio culturale e paesaggistico.

 



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