La nostra infanzia, vissuta con spensieratezza anche senza avere nulla

- di Franco Sabatini - ... buongiorno caro Antonio...ed un buongiorno è rivolto a tutti i cittadini ed ai lettori di "Assergi racconta", che rappresenta ormai e con piacere, la nostra "voce" nel mondo...è molto tempo che non lascio il mio pensiero, ed ora, dopo tante resistenze, come Tu sai, sono entrato anch'io da qualche giorno in questo mondo "virtuale" di facebook che, tutto sommato incuriosisce e permette anche di ri-trovare magari amici/che lontane di cui non avevi notizie e non avevi modo di "raggiungere" diversamente...certo, come ho già detto più volte, non starò "piantato" davanti ad un "computer" o simili, ma sicuramente proverò più spesso a "lasciare" il mio pensiero ed il mio contributo di idee...poichè, è proprio da queste che si parte per "immaginare e costruire" il "mondo", quello che tutti vorremmo migliore e che solo i nostri atteggiamenti e comportamenti possono contribuire a renderlo tale...prendo spunto questa mattina, dopo aver letto le notizie ed i messaggi pervenuti nei giorni scorsi e da Te riportati su "Assergi racconta"!!!...già, due messaggi particolari mi hanno colpito ed anche un bel pò emozionato...quello del nostro caro amico Marco e del mio caro cugino Gianni..., caro Marco, sono ormai molti anni che non abbiamo più il piacere d'incontrarci e spero che presto tornerai a fare una capatina al Tuo paese "adottivo"...il Tuo racconto su alcuni giochi della nostra infanzia che si svolgevano nel piazzale del cimitero, ritornato pulito dopo il deposito provvisorio dei materiali di riporto dei lavori nella nostra spledida cinta muraria che molti hanno avuto modo di ammirare e di "immortalare" con fantastiche fotografie e che, stiamo lavorando per completare speriamo presto con la riqualificazione delle aree verdi che la fiancheggiano, ci ha riportato molti anni indietro con la mente, ed oserei dire con il "cuore", poichè, è quello che pulsa, batte forte e ti lascia quelle belle sensazioni ed emozioni che appartengono ai nostri ricordi...bè, sopratutto quelli legati alla nostra infanzia, vissuta con spensieratezza anche senza avere nulla, ma, sicuramente la voglia ed il desiderio di vivere con gioia e con la sola nostra "fantasia" nell'inventarci i giochi per poterci divertire e, con l'immancabile pallone tra i piedi dove qualunque spazio era utile dalla piazzetta del forno, alla piazza dove ogni tanto combinavamo qualche danno involontario e nel periodo primavera -estate in mezzo ai prati, allora tutti coltivati e quindi sempre pronti a "scappare" per l'arrivo del "padrone"...certo, ci sarebbe tanto da raccontare, magari in modo più puntuale che, oltre a ricordare, perchè nò, magari guidare e far rivivere insieme alle giovani generazioni i "vecchi giochi"...quei giochi di "gruppo" che ci facevano stare insieme, a volte litigare ma sopratutto gioire e vivere con particolare emozione quelle giornate felici...sarebbe simpatico, e questo vuole essere un appello, ri-trovarci un giorno ad Assergi con tutti gli amici d'infanzia per ri-vederci e passare una bella giornata insieme...Caro cugino Gianni, anche il Tuo messaggio a seguire quello il racconto della Signora Vitocco, mi ha particolarmente emozionato poichè mi ha riportato e fatto rivivere il nostro passato, seppure conosciuto brevemente nei termini del racconto...questo messaggio voleva avere il solo scopo di ringraziare tutti coloro che con i loro racconti ci riportano alla mente momenti di storia vissuta, magari con sacrificio e povertà, ma con lo spirito ed il desiderio di guardare e vedere nel futuro la kuce e la speranza di un mondo migliore...non perdiamo anche quella, o meglio, come ama dire il nostro vero "amico" e "fratello" "Papa Francesco"..."non fatevi rubare la Speranza"...con questo sentimento invio a tutti ed in particolare ad Antonio ed alla redazione di "Assergi racconta" che con la consueta dedizione, impegno ed entusiasmo consente anche a noi di renderci partecipi, un caro saluto ed i migliori Auguri per l'approssimarsi delle Festività Natalizie...ciao Franco...

Commento di Rossella Fiorillo
Scusa se ti commento qui Franco ma come ti dicevo non sono una navigatrice provetta su Fb. Tre volte mi sono iscritta, tre volte sono scappata via dopo pochi giorni. I rapporti virtuali non fanno per me, spesso si dissolvono come bolle di sapone. Ho dovuto chiudere per mancanza di tempo tre blog letterari in cui scrivevo le mie poesie e i miei racconti. Ora sono a casa in malattia ma quando tornerò al lavoro potrò dedicare pochissimo tempo a internet. Il tuo racconto mi ha fatto scendere una dolcezza nel cuore indicibile. Non solo è molto ben scritto per lessico e sintassi, è assolutamente concentrato a trattare il tema dei ricordi, e quando questi ricordi sono così teneri, puliti, disarmano il lettore. Molto toccante anche l'intento di mantenere vivi quei ricordi, perché si ha un bel dire che bisogna guardare avanti e non crogiolarsi troppo nel passato. Nel passato ci sono radici molto dure da sradicare. Complimenti, molto apprezzato e soprattutto condiviso emotivamente. Grazie

Rossella Fiorillo



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