Tutto pronto per la 41ª edizione del presepe vivente di Pianola «Come a Betleem»

Tutto pronto per la 41ª edizione del presepe vivente di Pianola «Come a Betleem». Secondo consolidata tradizione, nel giorno dell’Immacolata concezione sono stati scelti i personaggi principali della rappresentazione che si terrà il 25 dicembre, giorno di Natale, alle 18,30, nell’anfiteatro naturale della frazione, conosciuto col nome di «Fossa». Il ruolo di Gesù bambino, come di consuetudine, sarà interpretato dall'ultimo nato del paese: Alessio Climastone, venuto alla luce lo scorso 14 ottobre. A vestire i panni della Madonna, quest’anno, sarà Eleonora Centi, accompagnata da San Giuseppe, Marco Centi, ormai volto noto per gli amanti della rappresentazione. L’angelo dell’Annunciazione sarà Milena Lepidi, mentre per le amiche della Madonna sono state individuate Valeria Lepidi e Alessandra Lepidi. A vestire i panni dei Re Magi saranno Antonio Salvi, Marco Corridore e don Luciano Bacale Efua, il parroco del paese, che, al termine della rappresentazione, impartirà la benedizione ai fedeli davanti alla vecchia chiesa di Pianola, che ancora non è agibile. L’assessore provinciale alla Ricostruzione Guido Quintino Liris sarà Aronne e i dotti del villaggio Vincenzo Corridore e Mario Centi. Delegato romano al censimento Antonio Fabi. Giulia Centi interpreterà il ruolo della regina egiziana. I soldati d’Egitto saranno Simone Lepidi, Loris Salvi, Antonio Ricci e Gianluca Corridore. Le ancelle della regina egiziana saranno, invece, Alessandra Centi, Marianna Feliciani, Sara Sofia Biancafarina e Cristina Centi. Marcello Fattore, Francesco Cianferani e Michele Centi interpreteranno il ruolo dei suoi portantini. Indosseranno i suggestivi abiti dei soldati romani, con tanto di mantelli, elmi e corazze Alessandro Centi Pizzutilli, Manuele Desideri, Gabriele Centi e Giuseppe Salvi. Il centurione sarà Nello Centi Pizzutilli. Il presepe, il più antico dell’Aquilano, che ha visto la prima edizione nel 1973 sul sagrato della chiesa, oggi si svolge in uno spazio ricavato su una dolina ai piedi di una montagna dove, in un parco di luci e col supporto di una scenografia fissa e mobile, si muovono 300 figuranti. Lo spettacolo rievoca i più importanti momenti della storia dell’umanità.

 



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