Il "Presepe di Camarda" visto da Cristina Spennati

A Camarda il presepe vivente

 vuol dire macchine, caos, gente.


Tutti in fila siamo in attesa,

la marcia comincia

 “magia!”.

 

Il borgo in salita

la calca, le torce,

che bella atmosfera,

nelle grotte e nei pagliai,

personaggi vari.

 

Ho visto Domenico il ciabattino

nonché mio adorato cugino

rappresentare con maestria

la parte sua “io ho fatto la mia!”

 

Ho visto giovani riuniti a festa

uomini e donne, far da comparse,

per allietare a noi la festa.

 

Questo è un bel giorno di riflessione

per le strade del mio paese

si respira un’aria buona

tanta gente, giovani e vecchi,

donne e bambini coi passeggini,

attraversano il borgo da me tantoamato

per arrivare finalmente

dove Gesù ci ha chiamato.

 

Il tragitto è lungo con il bimbo inbraccio

un po’ con me un po’ con un altro

si guarda intorno occhietti curiosi

vede riuniti intorno al fuoco

giovani pastori

“Ma che bel gioco!”

 

Un suono bello

da dietro noi, si leva alto,

lui sgrana gli occhi e osservaattento

“da dove viene la melodia?”

si avvicina piano piano

“è un richiamo!”

Io mi giro prontamente

“le zampogne !”esclamo,

“In questo giorno non manca niente!”

 

Zia Dina è qui come ogni anno

il suo sorriso invita al riso

io mi avvicino e le grido “Buon Anno”

distribuiva la dolce zia, un piattocaldo

   sapore antico di tradizione

“fasciori e cotiche

che bella invenzione!”

 

Giovanni a l’ara con il cestino

dava i dolcetti ad ogni bambino

ed altra gente, lungo le vie

pane e salame,

vino caldo e the bollente …

“Che bella gente!!!”

 

Una ragazza da dentro la cesta

una pizza fritta  al mio bimbo la dà

“ma che bontà!”

 

Un po’ più su bontà sua,

ho visto Dino!

grande maestrìa

incider la pietra lungo la via.

 

Ora alla capanna manca un pochino

dentro una casa su un tavolone

pizzi e merletti la fan da padrone.


La ricamatrice intenta a cucire,

 si volta a noi e ci regala un sorriso

“è buona la pizza?”

domanda al piccino

“è più grande di te bel bambino!”

“Si è buona”

Sembra gli risponda

 noi tutti in coro “Buon anno!” diciamo,

e piano piano ci allontaniamo.

 

Ora una luce si intravede da lontano,

la palombaia appare ferita,incerottata,

nel metallo ingabbiata,

ma è pur sempre una bella visione,

arroccata su quel costone.

 

Un po’ più giù una luce azzurrina

compare agli occhi dei tanti presenti

“finalmente! finalmente!”

la rappresentazione della nascita delsignore.

 

Una voce squillante, narra di eventi

il cast di un film il presepe diventa,

attori, comparse, come per magia,

si muovono al richiamo della voce,

“seguono la luce!”.

 

 Sopraggiungono Giuseppe e Maria

l’asinello nella mangiatoia raggiungeil bue

“nasce Gesù è una grande emozione!”

 

I re magi che seguivano la stella

giunti alla capanna tanto bella

donano oro incenso e mirra.

 

Ora i pastori con i pastorelli

gli angeli i magi e tutti noi

circondiamo la natività appena formata

con un applauso

“ma che bella giornata!”

 

“ è che bella magia!”

vederla a Camarda lo è ancora di più

ora però dobbiamo andare via

perché il paesello è strapieno

altra gente dovrà vedere

una nuova rappresentazione.

 

Gli attori e le comparse 

riprendono la postazione

Io insieme alla mia famigliola invece,

guadagniamo l’uscita del paese.

 

“Che sorpresa!”

 nu begliu piattu de tritolegli ci volea    

per rendere perfetta la serata.

e per imprimere dentro alla mente

i tanti sorrisi di questa bella gente.

 

Cristina Spennati

29 dicembre 2013



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