A Preturo i cittadini bloccano il ladro delle slot machine e lo consegnano alla polizia

Hanno sentito dei rumori sospetti, delle martellate provenienti da un prato distante appena alcune decine di metri dal bar «La Pantera rosa» a Preturo «visitato», nella notte tra venerdì e sabato, dai ladri. Nulla di strano se si fosse trattato, vista la presenza nella zona di alcuni cantieri, di un giorno lavorativo e non di una domenica fin troppo piovosa. Così i tre amici e il proprietario del bar, arrivato con qualche minuto di anticipo rispetto al solito orario di riapertura pomeridiana del locale, hanno deciso di fare un giro di controllo. E lì su quel prato, a ridosso di un ruscelletto, hanno visto un ragazzo armeggiare con un martello e un cacciavite nel tentativo di tirar fuori i soldi da quel contenitore ormai tutto ammaccato. Lo stesso rubato due notti prima nel bar insieme a diverse stecche di sigarette, ai soldi della cassa, a quelli delle slot machine e ad altri spiccioli contenuti in una cassetta delle offerte. Il gruppetto ha circondato il giovane intimandogli di fermarsi. Il ragazzo, per tutta risposta, ha tentato di scappare e di farsi largo brandendo il grosso cacciavite. Ma i quattro non si sono fatti sorprendere e in pochi attimi sono riusciti a neutralizzare il giovane per poi chiamare la polizia. Poco più di 60 euro la somma recuperata, solo una piccola parte del bottino che i ladri (si ipotizza fossero almeno in due) hanno portato via dal bar dove sono entrati sfondando le due porte con dei blocchi di cemento. Il ragazzo, un romeno di 19 anni ospite di suoi connazionali residenti a Preturo, è stato portato in questura e lì trattenuto in attesa delle decisioni del magistrato. A raccontare l’episodio accaduto ieri pomeriggio intorno alle 15, sono stati gli stessi protagonisti. «Ormai assistiamo ogni giorno al ripetersi di furti in abitazioni e negozi. È una situazione pazzesca che sta esasperando tutti. In ciò che abbiamo fatto non c’è nulla di eroico e tantomeno la voglia di farci giustizia da soli. Avevamo dei sospetti, ma nulla di più. Poi quei rumori ci hanno spinto a non girare lo sguardo da un’altra parte. Quel ragazzo ha cercato di scappare arrivando a minacciarci con quel grosso cacciavite. Lo abbiamo disarmato e consegnato subito dopo agli agenti della polizia senza neppure sfiorarlo con un dito, perché siamo convinti che la giustizia fai-da-te, da qualcuno invocata, non sia la strada da seguire». Intanto le indagini della polizia vanno avanti nel tentativo di trovare, anche attraverso la collaborazione del giovane «arrestato» ieri dai cittadini di Preturo, gli autori di diversi furti messi a segno recentemente in paese e in alcune frazioni limitrofe.


- da Il Centro -



 



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