Commissione Ue «assolve» il Progetto Case

La Commissione europea «assolve» l'Italia dalle contestazioni sulla realizzazione dei 4.500 alloggi antisismici del progetto Case, all'Aquila. Lo afferma l'eurodeputato di Forza Italia Crescenzio Rivellini, titolare e relatore del dossier sisma-Abruzzo al Parlamento Europeo. «Rispondendo a una mia specifica interrogazione, la Commissione Europea» ha detto Rivellini. « ha sbugiardato su tutta la linea l'onorevole Sondergaard in merito alla questione ricostruzione post-sisma in Abruzzo». La relazione dell'europarlamentare danese di Sinistra unitaria europea-Sinistra verde nordica, Soren Sondergaard, aveva ipotizzato, alzando un polverone di polemiche, la restituzione di 350 milioni di euro stanziati dal Fondo di solidarietà europeo. In risposta all'interrogazione, il commissario Johannes Hahn, ha riferito Rivellini rendendo noto il testo, scrive che «la Commissione ha esaminato attentamente il documento di lavoro dell'onorevole Sondergaard. Come la Commissione ha spiegato in occasione della presentazione del documento il 4 novembre alla commissione per il controllo dei bilanci, essa ritiene che il documento contenga diverse inesattezze fattuali ed errori che possono aver condotto il relatore a formulare conclusioni ingiustificate». In particolare «la Commissione non ravvisa pertanto nessun motivo giuridico per cui l'Italia dovrebbe restituire eventuali importi dell'aiuto del Fondo di solidarietà per il terremoto in Abruzzo». «Quanto scrive la Commissione conferma, senza ombra di dubbio, quanto da me già sostenuto nei mesi scorsi - ha detto Rivellini - la relazione Sondergaard ha solo tentato di infangare l'Italia. E tutto ciò è avvenuto proprio quando, su proposta delle istituzioni locali abruzzesi, abbiamo intrapreso un percorso per escludere dai limiti del patto di stabilità la città dell'Aquila per gli investimenti legati alla ricostruzione». Nella relazione che fu presentata all’Aquila pochi mesi fa in una conferenza stampa, il danese scriveva che «ogni appartamento è costato il 158% in più del valore di mercato, il 42% degli edifici è stato realizzato con i soldi dei contribuenti europei e non dal governo italiano».

 



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